Il Tribunale di Crotone figura tra i primi 30 in Italia per lo smaltimento dell’arretrato ultra-triennale. Quelle cause, cioè, che sono a rischio di risarcimento danni per la durata eccessivamente lunga del processo. A rivelare il dato, che pone il Palazzo di giustizia crotonese tra quelli più virtuosi d’Italia, è la presidente del Tribunale Maria Vittoria Marchianò, che spiega come “queste cause pesino per il 20% sulle oltre 10mila pendenze complessive.

E’ quanto si legge su https://www.tgcal24.it/giustizia-il-tribunale-di-crotone-tra-i-primi-30-in-italia-per-lo-smaltimento-dellarretrato-ultra-triennale-video/

il cui articolo proponiamo di seguito:

“Nel 2018 – prosegue – abbiamo smaltito il 20% dell’ultratriennale; una percentuale che sarà raddoppiata nel 2019”.

Un altro dato, ancora più lusinghiero, riguarda la sezione civile del Tribunale, quinto in Italia e primo del Mezzogiorno per ciò che riguarda le esecuzioni immobiliari. Dal decreto ingiuntivo al pignoramento, fino alla vendita del bene immobile a Crotone passano 408 giorni, a fronte dei 1017 della media nazionale.

Risultati ottenuti nonostante la gravissima carenza di personale: se, infatti, dall’aprile di quest’anno l’organico dei magistrati della sezione civile è completo, manca ancora il 50% del personale degli uffici, e soprattutto il 57% dei cancellieri

L’impegno della presidente Marchianò, dunque, è stato diretto a recepire ed applicare le circolari sulle buone prassi, diffuse dal Consiglio superiore della magistratura, per rendere più efficiente il settore. Uno dei segreti è stata la creazione di gruppi di lavoro, anche con le categorie professionali coinvolte, per adattare ed applicare queste disposizioni alla realtà crotonese.

Anche nella sezione penale l’obiettivo del presidente del Tribunale è stato fin da subito quello di smaltire l’arretrato, assicurando al contempo le migliori condizioni di lavoro per giudici e personale. Parola d’ordine “organizzazione”, attraverso la quale si sta riuscendo a far fronte anche ai due maxiprocessi Jonny e Stige, che vanno affrontati con decisione, dice Marchianò, anche per evitare che che si creino imbuti rispetto alle attività ordinarie degli uffici.

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