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Startup innovative: ecco tutti i dati al 30 giugno 2019

È online la nuova edizione del rapporto di monitoraggio trimestrale dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle startup innovative.

L’analisi, che presenta dati aggiornati al 30 giugno 2019, è frutto della collaborazione tra MiSE (DG per la Politica Industriale) e InfoCamere, con il supporto del sistema delle Camere di Commercio (Unioncamere).

Il rapporto offre una vasta panoramica sul mondo delle startup, a quasi sette anni dall’introduzione della policy dedicata (d.l. 179/2012), e costituisce uno dei pilastri dell’esteso sistema di monitoraggio curato dal MISE (archivio reportistica).
Tra le principali informazioni contenute nel rapporto:

  • Crescita della popolazione: le startup iscritte si assestano ormai stabilmente sopra quota 10mila. Al 30 giugno 2019 se ne contano 10.426, il 2,8% di tutte le società di capitali di recente costituzione;
  • Distribuzione territoriale: la Lombardia ospita poco più di un quarto di tutte le startup italiane (25,5%). La sola provincia di Milano, con 1.860, rappresenta il 17,8% della popolazione, più di qualsiasi altra regione: solo il Lazio supera quota mille, in gran parte localizzate a Roma (1.012, 10% nazionale). Tuttavia, la regione con la maggiore densità di imprese innovative è il Trentino-Alto Adige, dove il 5,5% di tutte le società costituite negli ultimi 5 anni è una startup;
  • Forza lavoro: le startup innovative impiegano complessivamente 60mila persone, almeno 45mila delle quali sono soci di capitale dell’azienda. Elevata la rappresentazione di imprese fondate da under-35 (circa il 20% del totale), mentre risultano sottorappresentate le imprese femminili: 13,5%, contro un 22% registrato nel complesso delle società di capitali;
  • Fatturato: le startup innovative sono soprattutto micro-imprese, registrando un valore della produzione medio inferiore ai 150mila euro. Ciò è anche dovuto al ricambio costante cui è soggetta questa popolazione: per definizione, le imprese “best-performer”, più consolidate per età e fatturato, tendono progressivamente a perdere lo status di startup innovativa;
  • Investimenti e redditività: come fisiologico, le startup innovative mostrano un’incidenza più elevata della media di società in perdita (55% contro 34% complessivo). Tuttavia, le società in utile mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività (ROI, ROE) e valore aggiunto.

Inoltre, le startup innovative presentano un tasso di immobilizzazioni – uno dei principali indicatori della propensione a investire delle aziende – di ben sei volte più elevato rispetto alle altre aziende comparabili.