Un’importante occasione di confronto tra il mondo dell’artigianato e le istituzioni locali partendo dalla riflessione sui numeri: questo l’obiettivo del Forum dell’Artigianato 2024, organizzato dalle tre principali organizzazioni di rappresentanza delle micro e piccole imprese e dell’artigianato calabrese, Confartigianato Imprese Calabria, CNA e Casartigiani, tenuto per la prima volta, nei giorni scorsi, con una grande partecipazione.

Ad esaminare lo stato attuale delle imprese artigiane in Calabria analizzando i dati condivisi del centro studi delle tre organizzazioni, dialogando con le politiche regionali per affrontare le sfide, individuare le opportunità attuali e proporre soluzioni concrete a sostegno del settore, sono stati i presidenti regionali delle tre confederazioni, Roberto Matragrano (Presidente di Confartigianato Imprese Calabria), Giovanni Cugliari (Presidente di CNA) e Carmelo Francesco Giordano, segretario generale di Casartigiani Calabria, in rappresentanza del presidente Eugenio Blasi che, assieme agli interventi dei relatori, affiancati dalla partecipazione delle imprese, hanno ribadito la centralità del comparto nelle politiche di sviluppo della regione.
I lavori – coordinati dal giornalista Danilo Monteleone – sono stati conclusi dall’assessore regionale alle Attività produttive, Rosario Varì, affiancato dal Dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico, Paolo Praticò.

I DATI ESAMINATI – Sono 32.429 imprese artigiane 2023, il 17,3% totale delle imprese, il 6% peso valore aggiunto realizzato dall’artigianato. (1,7 mld di euro). Secondo i dati elaborati e presentati dalla responsabile dell’Osservatorio Mpi di Confartigianato Imprese Calabria, Licia Redolfi, Gli occupati nel settore dell’artigianato in Calabria sono 51.134 addetti, il 18% totale. Da segnalare ancora: 5.854 imprese femminili artigiane (rappresentano il 18% artigianato); 3.562 imprese giovanili, che significa gestiti da under 35, artigiane, pari all’11% dell’artigianato e 2.019 imprese straniere artigiane (6,2% artigianato). Al momento, i settori in maggiori difficoltà risultano quelli della moda del legno e dei macchinari

Nel 2024 tiene il PIL in Calabria che si attesta ad un +0,3%, il che significa il recupero (+1,5%) dei livelli del 2019, contribuendo allo slancio del Mezzogiorno (+3,2%), anche la spesa investimenti pubblici sul PIL dal 2023 torna a salire. Quello che rallenta il trend è l’inflazione: i prezzi energetici in ritardo nella fase di rientro.

Tiene l’export dei settori di MPI nei primi 9 mesi 2023: la Calabria registra uno 0,2%. Purtroppo le imprese calabresi continuano a sostenere il costo del credito più alto e a fronte del caro tassi cede la domanda di credito. Le riduzioni più accentuate sono per le piccole: -5,2% contro il -1,3% totale imprese. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, gli occupati nella media annuale del terzo trimestre 2023 sono +1,3% ultimo anno, ma indietro nel recupero dei livelli pre-pandemia (-1,7%): la crescita dell’occupazione indipendente traina fase di recupero del mercato del lavoro, e la Calabria mostra la miglior performance (i settori in cui opera il 54% delle imprese artigiane sono costruzioni e manifatturiero).

Insomma, è indispensabile sostenere la vitalità delle imprese mantenendo il giusto equilibrio tra scelte di rigore e indispensabili opzioni per la crescita. E questo a fronte di puzzle di inflazione, tassi e prestiti difficile da comporre, bolla dei prezzi energetici che si sgonfia lentamente, crisi Mar Rosso che fa salire costi del trasporto e rischi per la logistica dei porti, efficiente attuazione del PNRR e mercato del lavoro resiliente.

Nel corso dell’evento, anche le testimonianze di quattro artigiani che hanno beneficiato del Fondo Artigiani – Fabio Costantino, Salvatore Paravati, Antonio Perri e Antonio Caccurri – hanno messo sul tavolo elementi di discussioni tanto sulle opportunità quanto sulle criticità da cui ripartire per migliorare bandi e misure a sostegno delle imprese. Ricordiamo che il Fondo per gli artigiani è uno strumento regionale di sostegno alla crescita e allo sviluppo delle imprese artigiane con il riconoscimento di un contributo in conto capitale ed in conto interessi sugli investimenti realizzati.

LE CONCLUSIONI DELL’ASSESSORE VARI’ – “Il governo generale è impegnato a sostenere – lo ha sempre fatto – il comparto degli artigiani, sia accompagnando i nostri artigiani, i nostri creatori nelle fiere internazionali per promuovere i loro prodotti, sia con una serie di misure incentivanti”, ha sostenuto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Rosario Varì concludendo i lavori. Continueremo a sostenere questo comparto che peraltro in Calabria è davvero rilevante perché conta quasi 33.000 imprese, oltre il 17% del totale delle imprese presenti. E in più l’artigianato artistico e l’agroalimentare ci permettono di raccontare non soltanto la creatività e il prodotto ma anche il territorio calabrese e quindi sarà un importante volano di crescita per il nostro territorio. Noi siamo qui per ascoltare – ha concluso l’assessore Varì -, abbiamo sempre ascoltato le organizzazioni, tant’è vero che in Calabria esistono delle misure come il Fondo Artigiano come ce ne sono pochissime in Italia, misure grazie alle quali possono nascere e crescere le imprese artigiane.  È un fondo che è stato riattivato da questo governo regionale, che lo ha implementato. Sono previste misure nel piano degli incentivi che abbiamo approvato ad agosto del 2023 per l’artigianato artistico e tante altre ce ne saranno da qui a poco”.

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