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UniCredit: nuova partnership per la crescita del vitivinicolo italiano

Oggi, presso la Fiera di Verona, in occasione del Vinitaly, Gianni Franco Papa (Direttore Generale di UniCredit), Ernesto Abbona (Presidente di UIV – Unione Italiana Vini), Sandro Boscaini (Presidente Federvini – Federazione Italiana Industriali Produttori Esportatori ed Importatori di vini), Alessio Planeta (Presidente Assovini Sicilia) e Federico Terenzi (Presidente Agivi – Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani) hanno sottoscritto un accordo quadro, con un forte focus sul potenziamento del business internazionale, per il supporto delle imprese vitivinicole a maggiore potenziale di crescita.

La firma dell’accordo, inoltre, è stata anche l’occasione per presentare agli operatori del settore l’Industry Book 2018, lo studio che UniCredit conduce annualmente sulle tendenze, le dinamiche competitive e le prospettive di sviluppo e crescita del settore.

Dallo Studio di UniCredit emerge che la Calabria ha chiuso il 2017 con una produzione vinicola di oltre 360 mila ettolitri, di cui il 13% composto da vini DOP e il 26% da IGP. Sul fronte della qualità i vini della Calabria stanno crescendo rapidamente: ben 4 bottiglie su 10 (il 39% della produzione regionale) sono vini DOP o IGP, per un totale di oltre 142 mila ettolitri di prodotto. Fra il 2015 e il 2017 il peso delle etichette di qualità sulla produzione regionale è cresciuto più che altrove in Italia (+12%).

Il report ha poi evidenziato come alcune regioni si stanno specializzando nella produzione di vino bio: la Calabria (con il 48% della superficie totale dedicata a questo tipo di coltivazione) è al secondo posto in Italia. Nella Regione la superficie di vigne a coltivazione biologica ha superato i 4.200 ettari, con una crescita del 31,7% tra 2015 e 2016.

L’accordo firmato oggi ha come principale obiettivo quello di consolidare e sostenere la crescita del sistema vitivinicolo, una delle eccellenze italiane nel mondo, con particolare riferimento alle produzioni IGT, DOC, DOCG e degli Spumanti, valorizzandone le tradizioni e le potenzialità innovative.

Più nel dettaglio UniCredit intende supportare le imprese vitivinicole con più alto potenziale di crescita delle esportazioni, mettendo a loro disposizione un nuovo modello di servizio, con team territoriali di specialisti con competenze specifiche di settore e un nucleo centrale di esperti di settore focalizzati sulle industry legate al mondo dell’agroalimentare, e proponendo finanziamenti per investimenti funzionali al potenziamento del loro business internazionale.

Tra gli strumenti di finanziamento messi a disposizione nell’ambito dell’offerta della Banca dedicata al settore, denominata “One4Wine”, si segnalano:

  • Finanziamento per anticipo acquisti scorte per supportare le aziende ad effettuare i pagamenti degli acquisti senza intaccare la liquidità aziendale;
  • Finanziamenti per la promozione all’estero per supporto delle finalità promozionali anche all’estero delle imprese vitivinicole;
  • Finanziamento per spese correntiper anticipare all’impresa i capitali necessari per affrontare le spese in attesa della vendita dei prodotti aziendali;
  • Finanziamento per l’affinamento/ invecchiamento per soddisfare le esigenze specifiche del settore vitivinicolo e migliorare la pianificazione commerciale grazie a una congrua rotazione di magazzino/cantina;
  • Finanziamento per acquisto di beni durevoli: dotazione per fornire all’azienda i capitali necessari per le ristrutturazioni e per l’acquisito di impianti ed attrezzature ,che vengono utilizzati per diverse annate agrarie. Durata massima fino a 120 mesi ( senza garanzie ipotecarie)
  • Finanziamento per investimenti a lungo termine per sostenere progetti d’investimento pluriennali (es. costruzioni silos, impianti industriali d’imbottigliamento ecc.)
  • Finanziamento per investimenti in macchine e attrezzature per il vino: per fornire all’azienda i capitali necessari per la realizzazione di opere di miglioramento, interventi per la ricerca, la sperimentazione, l’innovazione tecnologica (es mantenimento stabile della temperatura), la valorizzazione commerciale dei prodotti;
  • Leasing Finanziario erogato da UniCredit Leasing per beni mobili e immobili strumentali all’attività
  • Finanziamento per necessità di working capital per ottenere l’anticipazione del corrispettivo dei crediti, ottenere l’assunzione del rischio del mancato pagamento dovuto ad insolvenza dei debitori e ottimizzare così la gestione dei crediti tramite l’esternalizzazione a un operatore specializzato;

Tra le soluzioni proposte da UniCredit per il supporto del settore vitivinicolo italiano si segnalano poi il sostegno alla Filiera, oltre che con finanziamenti agrari di breve medio e lungo termine dedicati, anche attraverso il Reverse Factoring o Factoring Indiretto, l’emissione di Minibond, per sostenere progetti di finanza straordinaria con strumenti flessibili e innovativi, la sottoscrizione di fideiussioni per eventuali richieste di anticipi dei contributi della Comunità Europea, servizi per vendere on line ed esportare il proprio Brand e lettere di credito per agevolare il trasferimento delle commodities nelle transazioni con l’estero tramite finanziamenti e garanzie.

“La firma di oggi è un altro tassello di un percorso fatto di confronto e dialogo con i rappresentanti di questa eccellenza del Made in Italy, un mondo composto da 2 mila imprese industriali e oltre 300 mila aziende agricole. – dichiara Gianni Franco Papa, Direttore Generale di UniCredit- Da qui ripartiamo, ancora con più forza e nuove sinergie, nello sviluppo di ulteriori iniziative di crescita a favore dell’intera filiera vitivinicola. Come testimoniano i livelli record di export raggiunti dal vino italiano, quasi 6 miliardi di euro, le nostre aziende, dalle grandi multinazionali alle imprese familiari, sono una risorsa preziosissima e riconosciuta su scala globale. Con questo nuovo accordo UniCredit intende proporsi come partner privilegiato delle aziende vitivinicole italiane, aiutandole a cogliere le occasioni di business esistenti a tutte le latitudini e trasformare le risorse locali in icone riconosciute a livello mondiale”.