Pippo Callipo: "Solo la Calabria potrà salvare la Calabria"

Dinanzi allo sfacelo sociale, economico e ambientale e all'inconcludenza della politica, è tempo che le forze sociali, l'associazionismo, intellettuali e gente comune, si mettano assieme per formulare un programma di governo della Regione

Pippo Callipo
Pippo Callipo

"Ogni tanto da Roma giunge un emissario con accrediti autorevoli e, rimanendo qualche ora in Calabria, si vorrebbe che sbrigasse problematiche di mesi se non di anni; infine, si vorrebbe chiudere il cerchio, evidentemente per sbrigarsi, buttando nella mischia un nome di prestigio, nell' illusione di sedare conflitti e polemiche.
Il punto vero è che la Calabria reale viaggia su strade parallele a quelle della politica; è chiaro che soltanto la Calabria potrà salvare la Calabria". Lo scrive, in una nota, l'imprenditore Pippo Callipo.

"Dinanzi allo sfacelo sociale, economico e ambientale che ereditiamo e all'inconcludenza della politica, è tempo che le forze sociali, l'associazionismo, intellettuali e gente comune, si mettano assieme per formulare un programma di governo della Regione e mettano in campo donne ed uomini che, con coraggio, passione ed abnegazione, si  decidano a sobbarcarsi l'onere di riscattare una terra depredata da speculatori e politicanti.
Con i soldi pubblici - prosegue -  questa politica ha costruito carriere immeritate e messo ai margini una regione bellissima oggi ultima in ogni indicatore socio-economico.
 Mi piacerebbe che i calabresi finalmente si rendessero conto di quante ingiustizie la Calabria ha subito, ma che capissero, anche, che solo noi con le nostre forze e la nostra volontà, possiamo cambiare le cose.
Qualche anno fa ci ho provato con Io resto in Calabria a sfidare i potenti, ma il risultato non è stato coerente con le aspettative ed ha premiato altri. Abbiamo poi visto com'è andata.

Sono convinto che la discussione dal basso, il confronto ed il protagonismo dei cittadini onesti - conclude Callipo - siano le uniche risorse su cui la Calabria possa contare per davvero, se non vuole continuare a rimanere terra di frontiera, terra di nessuno o peggio territorio per speculazioni, malaffare e mafie".

 

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