Enzo Bruno, alla manifestazione finale del progetto "Giovani e Legalità"

“L’educazione alla legalità è fondamentale soprattutto nelle scuole, dove gli alunni possono acquisire la coscienza dell’importanza del rispetto delle regole, delle norme e dei canoni comportamentali nelle comunità in cui crescono. L’impegno di ‘Libera’ sul nostro territorio è meritorio e necessita del sostegno di tutte le istituzioni. La Provincia di Catanzaro è pronta a fare la propria parte, in prima linea per la realizzazione di progetti come questo che contribuiscono ad individuare e a prendere coscienza degli atteggiamenti illegali, contribuendo a combatterli e neutralizzarli”.

E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che ha partecipato questa mattina al la manifestazione di chiusura del Progetto "Giovani e legalità", percorso formativo promosso da Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, dalla Prefettura, Provincia, Camera di Commercio di Catanzaro, dall’Ufficio scolastico Provinciale e dall'Associazione professionale Proteo Fare Sapere, che ha coinvolto circa 500 ragazzi di 10 scuole della provincia.

Nella splendida cornice del Parco della Biodiversità, ‘Libera Catanzaro’, coordinata dalla professoressa Donatella Monteverdi, ha assegnato alla presenza di Simona dalla Chiesa, del prefetto Luisa Latella, del vicario del questore Luigi Peluso, della referente per la Legalità dell’Ufficio scolastico regionale, Stella Franco, e del presidente della Camera di Commercio Paolo Abramo, il Premio Cristiano - dedicato alla memoria di Pasquale Cristiano - istituito da Libera e dalla Provincia di Catanzaro e rivolto agli studenti delle scuole inserite nel progetto. Con questo premio Libera ha inteso omaggiare la  memoria di uno dei due netturbini di Lamezia Terme barbaramente e incolpevolmente ucciso il 24 maggio del 1991 durante lo svolgimento del proprio turno di lavoro. Ed è stato proprio il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, a consegnare il premio agli studenti della seconda B del liceo “Fermi” di Catanzaro Lido: libri e una telecamera. “Iniziative di questo genere – ha detto ancora il presidente Bruno – favoriscono l’impegno concreto alla partecipazione civica e democratica delle giovani generazioni, strumento fondamentale per l’avvio di un cambiamento concreto, a sostegno di una società onesta e pulita dove il germe della legalità viene piantato dai nostri ragazzi che con convinzione affermano che la mafia deve essere sconfitta”.

 

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