UMG, conclusa la settima Conferenza Internazionale in Economia dell’Istruzione

Si è conclusa oggi la settima edizione dell'International Workshop on Applied Economics of Education che ha visto nell’arco di due giornate la presentazione di 54 interessanti lavori nel campo dell'economia dell'istruzione.

 

La conferenza è organizzata dal Prof. Giuseppe Migali dell’Università Magna Graecia che ha dato il benvenuto ai 54 studiosi provenienti dalle migliori Università Europee e mondiali e ha rimarcato l'importanza dell'evento per le due Università organizzatrici (l’università Magna Graecia sponsor principale dell'evento e la Lancaster University nel Regno Unito) e per la comunità di ricercatori in questo campo.

Si tratta della settima edizione della più importante conferenza europea nel settore dell’economia dell’istruzione. Le prime sei edizioni sono state un grande successo in termini di partecipazione e qualità dei lavori presentati. Anche quest’anno i partecipanti sono stati attratti da un programma molto ricco e internazionale. Durante la conferenza sono state tenute 3 lezioni magistrali, 5 sessioni parallele e 2 sessioni di poster che hanno visto impegnati 54 relatori dalle maggiori università mondiali (per esempio, l’Università di Washington, l’Università di Toronto, l’Università del Kentucky, la Queen Mary University di Londra, L’Università di Edinburgo, l’Università di Barcellona, la Paris School of Economics, l’Università di Amsterdam, l’Università di Warwick, l’Università Autonoma di Madrid, l’Università di Leuven, l’Università di Maastricht, L’Università Cattolica di Milano, l’Università di Melbourne, l’Università del Chile e l’Università di York).

 

La prima sessione plenaria ha visto la lezione magistrale del Professor Jacob Vigdor dell’Università di Washington che ha affrontato il tema del movimento Americano per i diritti civili e della disuguaglianza nel campo dell’istruzione. Il Professore è uno dei maggiori esperti mondiali nel campo delle politiche volte a diminuire la disuguaglianza razziale ed economica e nel campo delle politiche per l’istruzione. Con la sua relazione ha mostrato come negli ultimi anni si è avuto un allargamento delle differenze nei risultati scolastici raggiunti da studenti ricchi e studenti poveri. Allo stesso tempo però si è avuta una riduzione delle differenze nei risultati ottenuti da studenti bianchi e studenti di colore. Tuttavia queste differenze sono ancora rilevanti a livello di istruzione post-secondaria.

In seguito i partecipanti si sono divisi in due sessioni parallele, la prima sul tema dell’effetto degli insegnanti e dei presidi sul rendimento degli studenti e la seconda sul tema degli esperimenti nel campo dell’istruzione.

Il dott. Tom Ahn dell’Università del Kentucky ha presentato uno studio sull’effetto degli incentivi economici agli insegnanti e ai presidi sui rendimenti degli studenti. Lo studio dimostra che la perdita degli incentivi economici in un determinato anno stimola i presidi a dare una maggiore autonomia agli insegnanti e a dare vita a programmi di aggiornamento professionale per i docenti che hanno poi un effetto positivo sull’ambiente di lavoro degli insegnanti e sul rendimento degli studenti.

 

Nel pomeriggio particolarmente interessante è stato l'articolo della Professoressa Claire Crawford dell’Università di Warwick che ha presentato un lavoro sull’effetto delle politiche di sussidi alle scuole materne sull’offerta di lavoro delle madri. Questo studio dimostra come la fornitura gratuita di questo tipo di servizi spinge le madri a tornare nel mercato del lavoro o a passare da posizioni part-time a posizioni full-time.

La giornata si è conclusa con l’intervento del Professor Eric Plug dell’Università di Amsterdam. Il professore ha presentato i risultati di un lavoro sulla politica applicata in una grande scuola Olandese che permette agli studenti più brillanti di scegliere di non frequentare alcune lezioni a loro scelta e di concentrarsi invece su un progetto di loro interesse. La possibilità di svolgere altre attività autonomamente ha stimolato gli studenti a fare meglio anche in altre materie portando ad un notevole aumento della loro media scolastica.

Questo studio risulta di particolare importanza perché è uno di quei casi in cui l’analisi accademica di un tema di economia dell’istruzione ci aiuta a disegnare le politiche più efficienti al fine di migliorare il rendimento scolastico di molti studenti.

 

La seconda giornata ha visto la presentazione di una serie di lavori sui temi delle bocciature e dell’impegno profuso dagli studenti, del rapporto tra istruzione e salute, dell’istruzione primaria e secondaria e dell’istruzione universitaria.

Inoltre, il prof. Lance Lochner della University of Western Ontario in Canada ha tenuto la terza lezione magistrale sul tema dei prestiti agli studenti. Afficchè questi prestiti siano solvibili e diretti effettivamente agli studenti che più ne hanno bisogno, la restituzione dovrebbe dipendere dal reddito effettivamente ottenuto dagli studenti una volta entrati nel mercato del lavoro. Inoltre si suggerisce di definire tempi di restituzione dei prestiti differenti in base all’abilità degli studenti. Infine, una maggiore integrazione dei dati sui prestiti con i dati raccolti ai fini della tassazione può aiutare a ridurre i costi di gestione.

 

La conferenza si configura ormai stabilmente come il più importante convegno sulle tematiche di Economia dell’Istruzione in Europa. Gli organizzatori hanno espresso grande soddisfazione per le richieste di partecipazione e per l’elevata qualità scientifica dei lavori selezionati. Il prof Giuseppe Migali sottolinea che ne sono pervenute oltre 120 e che il comitato scientifico, composto da esperti internazionali nel settore dell’istruzione, ha selezionato i migliori lavori originali e non ancora pubblicati.

 

Il programma completo è disponibile sul sito della conferenza all’indirizzo www.iwaee.org.

Gli organizzatori e l’Università Magna Graecia credono sempre di più in questo evento che rappresenta un importante momento di riflessione sulle politiche internazionali dell’istruzione.

 

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