Mostaccioli:"Con Abramo perdiamo grande rigore, responsabilità istituzionale e conoscenza del sistema"
"Lo sviluppo della vicenda relativa al Commissariamento della Camera di Commercio di Catanzaro, con la quale
per anni nel ruolo di Presidente dell'Azienda Speciale PromoCatanzaro, ho operato in ottica di sinergia e collaborazione, mi impone di tornare a puntualizzare alcuni aspetti, oltre a condividere quelli già espressi dalla mia associazione di riferimento per bocca del presidente di Confartigianato Attilio Benincasa nei giorni scorsi". E' quanto afferma in una nota stampa il dottore Raffaele Mostaccioli, segretario di Confartigianato Catanzaro.
"Devo ricordare - afferma Mostaccioli - il rigore ed il senso del dovere connaturati alla stessa persona del Presidente Abramo, perché oltre che istituzionalmente, queste peculiari caratteristiche dell'uomo, prima che del Presidente, mi constano personalmente, come risultano senza dubbio a tutti coloro che lo hanno incrociato sulla lunga via percorsa al servizio del territorio, del sistema categoriale e delle Istituzioni. Al suo fianco - ha proseguito Mostaccioli - siamo tutti cresciuti e ci siamo tutti confrontati con un metodo di lavoro capace di dare risposte in termini di risultati e di efficacia, che lui ha sempre amato definire "pratichese". Devo soprattutto ricordare questo, oggi che strumentalmente si vogliono adombrare e mettere in discussione qualità indiscusse come il suo equilibrio, la sua moderatezza istituzionale, il valore etico e morale del suo operato e, infine, certamente non per importanza, il prezioso contributo dato al sistema datoriale prima, e camerale poi, di cui è indiscutibilmente il decano".
"Esperienza e conoscenza del sistema che - sottolinea ancora Mostaccioli - considero un vero peccato non poter essere fruita dal territorio, in un momento di grande delicatezza per via della riforma in atto delle Camere di Commercio nazionali, dal
sistema locale e dai protagonisti del mondo economico-produttivo, ogni giorno in trincea e bisognosi di tempi certi e veloci, anche e soprattutto sul piano politico-decisionale, che tutto hanno da perdere se al valore dell'esperienza di sostituisce quello dell'improvvisazione".
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