Caffè Guglielmo sbarca in Cina: a Qingdao la prima caffetteria

Daniele Rossi: «Il progetto export di Caffè Guglielmo è un impegno preciso che porteremo avanti con determinazione e convinzione».

Dopo i dieci punti vendita già aperti in Corea del Sud, Caffè Guglielmo prosegue sulla rotta del mercato orientale e sbarca in Cina. A Qingdao, città di 9 milioni di abitanti nel nord-est cinese, è stata inaugurata la prima caffetteria a marchio Guglielmo del Paese. Una presenza di fondamentale importanza nell’ottica dello sviluppo del mercato estero che l’azienda calabrese sta portando avanti da ormai da diversi anni.

 

Daniele Rossi ha fatto tappa questa mattina a Qingdao per visitare i locali e osservare da vicino il concept design del nuovo punto vendita cinese. La caffetteria fa da vedetta all’ingresso principale del Lion Mall, uno dei più importanti centri commerciali della città. L’arredamento, che abbraccia la storia ultra settantennale di Guglielmo e la modernità di un’azienda che crede nell’innovazione e nella sperimentazione costante, fa da cornice ad un ambiente familiare dove gustare un ottimo caffè Guglielmo.

 

«Oggi a Qingdao ho visto dei colori familiari, ho visto un sogno, un piccolo sogno ma pieno di emozioni. Oggi in Cina nella nuova caffetteria Guglielmo ho visto lo sguardo di mio nonno. E mi sono emozionato anch’io», ha spiegato Rossi. «Il progetto export di Caffè Guglielmo – ha aggiunto – è un impegno preciso che, in team con Roberto Volpi e Matteo Tubertini, porteremo avanti con determinazione e convinzione. A Shanghai, dove sono andato prima di recarmi a Qingdao, ho avuto modo di incontrare potenziali distributori interessati ai nostri prodotti e al ‘made in Italy’ e i primi contatti sono stati decisamente incoraggianti».

 

Nella capitale economica della Repubblica Popolare Cinese, Rossi ha incontrato Erik Li, Zhao Yuning, Libin Zhen e Tony Lam, tutti manager di importanti società di importazione e distribuzione nel mercato cinese a cui ha presentato anche il profilo e le potenzialità delle aziende associate a Confindustria Catanzaro - di cui Rossi è presidente - e che potrebbero ben inserirsi nei circuiti dell’import verso la Cina.

 

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