Interventi lungo la vecchia strada di Caminia, gli interrogativi dell’ex sindaco di Stalettì Pantaleone Narciso

Tanti interrogativi in merito agli interventi di riqualificazione della Strada Statale 106 che congiunge Caminia alla piazzola belvedere  ai piedi dei Maria del Mare, che da qualche giorno sono sotto gli occhi di tutti, se li pone anche l’ex sindaco di Stalettì, Pantaleone Narciso. “L’Amministrazione comunale, da me guidata dal 2003 a maggio 2013, a suo tempo riuscì a programmare una serie di lavori migliorativi per la messa in sicurezza dei versanti e la riqualificazione paesaggistica della strada e dell’area circostante ottenendo tre tranche di finanziamenti: la prima di 700 mila euro dal Ministero dell’Ambiente, la  seconda di un milione  di euro da parte della Regione Calabria ed infine un milione e 200 mila euro di Fondi Europei, nell’ambito dei PISL (Progetti Integrati di Sviluppo Locale) – si legge nella nota dell’architetto Narciso -. Con il primo finanziamento del Ministero dell’Ambiente, recuperando anche il ribasso di circa 150.000 euro, si sono messi in sicurezza i versanti dall’ingresso della Nuova 106, in prossimità del Viadotto “Lamia”, e l’ingresso di Santa Maria del Mare, consentendo così ai residenti  di detta località il transito, fino allora precluso a seguito di Ordinanza, e il raggiungimento in modo agevole delle loro abitazioni. Altro intervento ha riguardato la messa in sicurezza della scarpata sottostante la “Baia dell’Est” all’ingresso di Caminia”.

“Inoltre, sono stati messi in sicurezza e completamente rifatti il “belvedere” sotto il Rebus e un altro affaccio, a picco sulla scogliera sottostante, in prossimità della rampa di accesso al Villaggio Santa Maria del Mare – spiega ancora l’ex sindaco -.Il finanziamento regionale di un 1.000.000 euro ha interessato il tratto che dal Rebus porta alla strada di accesso alla spiaggia di Caminia. I lavori hanno riguardato la messa in sicurezza di circa 10.000,00 mq. di scarpate e il ripristino, compreso il rifacimento di quelli mancanti, di tutti muretti di sicurezza lato mare (muretti intonacati di colore giallo)”.

Narciso spiega ancora che: “Il finanziamento PISL, ottenuto dall’Amministrazione da me guidata, che ammontava a 1.200.000 euro prevedeva la messa in sicurezza delle scarpate mancanti e l’arredo urbano della strada attraverso punti sosta, sentieri, illuminazione, asfalto, pista ciclabile ecc.-  Il suddetto  finanziamento, a seguito della rimodulazione del progetto operata dall’Amministrazione in carica, ha prodotto un taglio da parte della Regione Calabria, di circa 350.000 euro (il 30% in meno)”.

“Tutte le richieste di finanziamenti con i relativi progetti e successivi lavori, pianificati dal 2005 e fino al 2013, hanno previsto un utilizzo per la “Vecchia Strada di Caminia” solo ed esclusivamente a fini pedonali e ciclabili – si legge ancora nella nota -. Oggi invece, in modo illegittimo, l’Amministrazione in carica, prima ancora che i lavori siano ultimati,  rendicontati e che sia stato emesso e approvato  il necessario Certificato di Regolare Esecuzione, così per come previsto dal Codice dei Contratti,  concede la strada a privati per l’utilizzato a parcheggio. Quello che ci chiediamo quali amministratori che si sono spesi, insieme con altre Istituzioni, Associazioni, semplici cittadini, per ottenere i finanziamenti per recuperare e mettere a disposizione della collettività quest’opera  – conclude Narciso – è per quale motivo l’utilizzo voluto dall’Amministrazione comunale in carica sia in completamente differente da quello per cui i fondi erano stati individuati e destinati?  Così come ci chiediamo secondo quale norma di legge e/o atto l’Amministrazione abbia modificato l’uso di quest’opera? Risposte, queste che si devono prima di tutto ai cittadini, residenti e turisti che frequentano e amano quest’angolo di costa straordinario”.

 

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