Aeroporto di Reggio, Dieni: «Presenza in Sacal necessaria»

«Se i tecnici fanno i tecnici, i politici hanno l’obbligo di fare politica e di occuparsi del futuro della loro comunità: ne consegue che la Città metropolitana deve cercare al più presto una soluzione per garantire comunque una rappresentanza “reggina” all’interno della Sacal». È quanto afferma la deputata del M5S Federica Dieni.

«Come raccontato dalla stampa – prosegue la parlamentare –, i revisori dei conti della Metrocity hanno dato parere negativo alla sottoscrizione delle quote della società che gestisce i tre aeroporti calabresi. Il sindaco Falcomatà si appresterebbe dunque a tirarsi fuori dalla partita. La decisione, seppur motivata da impedimenti contabili e amministrativo non di poco conto, lascia però sul piatto un problema di rappresentanza territoriale all’interno della società che – dopo la sentenza del Consiglio di Stato del prossimo 5 dicembre – con ogni probabilità guiderà il “Tito Minniti” per i prossimi trent’anni».

«È chiaro a tutti – aggiunge Dieni – che l’assenza della componente reggina dall’azionariato della Sacal potrebbe comportare problemi non irrilevanti nel prossimo futuro, dal momento che non ci sarebbe nessun ente pubblico territoriale a rappresentare legittimamente gli interessi dell’aeroporto reggino. Non si tratta di mero campanilismo, ma di realpolitik: è difficile credere, ad esempio, che i soci pubblici e privati di Lamezia Terme presenti in Sacal decidano di favorire lo scalo di Reggio a danno del loro».

«Quello che abbiamo davanti – continua la deputata 5 stelle – è un problema politico che deve trovare soluzioni politiche, al di là delle legittime preoccupazioni dei tecnici. Falcomatà non può insomma disinteressarsi della questione solo perché i suoi revisori gli hanno detto che quella procedura è sbagliata. Tocca a lui e a tutti gli altri rappresentanti istituzionali trovare un modo legale per assicurare la presenza della componente reggina all’interno della Sacal».
«Lo stesso presidente De Felice, interrogato sul punto – conclude Dieni –, ha ricordato che “chi è assente ha sempre torto”: un modo per dire a chi di dovere che, senza una partecipazione ufficiale, Reggio Calabria non avrà più voce in capitolo rispetto al futuro del proprio aeroporto».

 

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