Reggio Calabria: a lezione di sociologia con Gerardo Sacco

  Dopo l’intervento all’Unical nell’ambito del corso di pedagogia del prof. Caligiuri, Gerardo Sacco invitato dal prof. Lamberti Castronuovo all’Università per stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria.
Vivere onestamente è, non solo giusto, ma conviene perché non si incorre mai nei rigori della legge. Vivere insieme e correttamente è ancora meglio, creando sinergie gli sforzi e mai cercando di applicare il nefasto principio che bisogna approfittare dell’altro.
Questo il messaggio che il maestro Gerardo Sacco ha voluto trasmettere agli studenti dell’Università per stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, durante il suo intervento nel corso di etica della comunicazione del prof. Lamberti Castronuovo, tenutosi ieri 27 marzo 2017.
Introdotto dal pro- Rettore prof. Zumbo, per delega del Magnifico Berlingó , il maestro Sacco si è intrattenuto amabilmente con gli studenti ai quali ha illustrato la sua vita, un percorso affascinante e coinvolgente sia a livello umano che professionale, iniziata nel centro storico di Crotone e proseguita, traguardo dopo traguardo, senza mai abbandonare la “capitale” della Magna Grecia.
In Calabria si può, io l’ho fatto.
Il suo appello ai giovani a rimanere è stato forte. I giovani hanno più che mai bisogno di incoraggiamenti e questo lo sa bene Gerardo Sacco, che da piccolo era considerato da tutti un buono a nulla, “Nu ciotu” come descrive nel suo libro – Sono Nessuno! Il mio lungo viaggio tra arte e vita.
Ma lui ha stretto i denti ed è andato avanti, disegnandosi un percorso all’insegna dell’originalità e della creatività che gli è valso l’ammirazione dei più grandi personaggi del cinema, del teatro e della televisione. E proprio per i rapporti tra il Maestro e il grande Zeffirelli che gli studenti hanno mostrato maggiore interesse: l’amicizia con il più famoso regista italiano nel mondo che lo ha consacrato l’ “orafo delle dive”.
Con la vivacità travolgente e l’innata autoironia che lo contraddistingue è riuscito a incantare gli astanti. Simpatica anche la partecipazione del prof Amato, anche lui docente dell’ateneo. Ma non è mancata qualche nota di commozione per i riferimenti forti che il Maestro ha fatto alla famiglia, ricordando la moglie Anna e parlando dei  suoi figli, sostegno morale oltre che professionale.
Le profonde le riflessioni di Sacco sui temi sociali e culturali sono state in sintesi una bella lezione di vita per i giovani universitari reggini che il maestro ha salutato con l’auspicio che l’etica pubblica e il rinnovamento delle istituzioni possano garantire loro un futuro meno incerto.
 
  

 

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