Soverato, gioco d'azzardo online e minori: l'allarme degli esperti

Ogni mese in Italia viene “perso” quasi un miliardo di euro in apparecchi da intrattenimento, la terminologia utilizzata dall’industria dell’azzardo per indicare le slot machine e le videolottery . In questo scenario è ancora più grave la problematica del gioco dʼazzardo online, perché coinvolge direttamente  bambini e ragazzi: oltre un milione i soggetti coinvolti secondo Nomisma.

Dai giochini innocenti al poker, cadere nella trappola non è difficile. Lo ha spiegato oggi a Soverato, con piena cognizione di causa, lo psicologo Simone Feder, coordinatore nazionale del movimento “No Slot”, tra i massimi esperti dei guasti sociali che l'azzardo produce a tutte le età. Il suo intervento è maturato nel contesto di una partecipata iniziativa promossa dalla sezione Fidapa di Soverato e dal Corecom Calabria sul tema “Rischio web, famiglie in gioco” che si è svolta presso la sala convegni dell'Istituto tecnico tecnologico “Malafarina”. Tra i relatori, moderati dal giornalista Francesco Pungitore: Monica D'Auria, presidente Fidapa Soverato, Roberta Ussia, referente progetto “Teaming up”, Frank Mario Santacroce, componente Corecom Calabria, Francesco Aiello, docente Unical di Economia.

Non è mancato il saluto del dirigente scolastico, Mimmo Servello, che ha ricordato gli importanti progetti di educazione civica digitale promossi dal suo istituto. Simone Feder ha centrato l'attenzione sull'uso dello smartphone che spesso finisce in mano a bambini di nove anni senza vigilanza e, soprattutto, consapevolezza critica. “Bisogna informare, informare, informare” è stato il suo appello, accolto dal tavolo dei relatori nelle varie declinazioni dei diversi interventi, tutti orientati a ribadire un concetto chiave: non bisogna criminalizzare a priori le nuove tecnologie, in quanto strumenti al servizio dell'uomo, ma occorre costruire percorsi di sostegno, aiuto, educazione, indispensabili per favorire la formazione di una sana consapevolezza critica. Lo Stato, in questo contesto, è chiamato a uscire dall'equivoco di fondo che lo rende gestore dell'azzardo, in quanto fonte di reddito per le casse dell'erario, e, contemporaneamente, soggetto chiamato a difendere e tutelare la salute e il benessere dei propri concittadini.

 

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