Per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione, con lo svolgimento regolare delle mansioni in campagna, la Coldiretti ha varato la banca dati “Job in Country”, autorizzata dal Ministero del Lavoro, per permettere l’incontro tra domanda/offerta nei campi, dando, allo stesso tempo, una risposta agli imprenditori dei territori e ai cittadini in cerca di un’occupazione in questa fase emergenziale, dove la maggior parte delle attività rimangono chiuse.
Job in Country è la piattaforma di intermediazione della manodopera che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo.
Si pone l’obiettivo di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera, con quelli dei cittadini che vogliono avere nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. Vanno infatti specificate mansioni, luogo e periodo di lavoro, ma anche disponibilità e competenze specifiche in un settore dove è sempre più rilevante la richiesta di specifiche professionalità.
Come fare per iscriversi lo spiega Francesco Cosentini Direttore di Coldiretti Calabria. “L’attività -dichiara – la svolgiamo direttamente nelle nostre sedi provinciali e zonali con una capillare distribuzione sul territorio. Le aziende possono inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione); per chi è in cerca di occupazione, è possibile inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, e mantenere sempre aggiornati i propri dati professionali. L’iniziativa è estesa a tutta Italia dopo il successo della fase sperimentale con l’arrivo di offerte di lavoro con le più diverse esperienze. Abbiamo bisogno di strumenti snelli e facilmente fruibili per far fronte alla carenza di manodopera che si sta cronicizzando e il progetto – continua Cosentini – è stato avviato in attesa che arrivi anche una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa rispondere alle esigenze, emerse anche nella nostra regione, per dare continuità al lavoro nei campi e consentire, allo stesso tempo, di dare un’occupazione a studenti, cassaintegrati e pensionati in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse.
Molti lavoratori – in cassa integrazione – aggiunge – inoltre, potrebbero in questo modo trovare un’occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività legate alla terra.
Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di rallentare le nostre imprese, come Coldiretti abbiamo trovato questa via alternativa in attesa che vengano introdotti al più presto i voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza.
È necessario – commenta – che l’intera filiera alimentare, alla base della quale ci sono le imprese agricole produttrici di grandi eccellenze, abbia la possibilità di continuare a garantire l’approvvigionamento alimentare delle famiglie: proprio per questo in campagna non può mancare la presenza di manodopera”. La Coldiretti, spinge anche sulla ricerca di accordi con le Ambasciate per favorire l’arrivo di lavoratori stranieri che nel tempo hanno acquisito spesso esperienze e professionalità alle quali ora è molto difficile rinunciare. Il portale JobinCountry è raggiungibile dal sito www.coldiretti.it, dove è possibile avere uno scambio continuo tra chi offre e chi cerca lavoro.