Il consigliere regionale di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, chiede “che si anticipino le assegnazioni provvisorie interprovinciali del personale della scuola operante fuori regione. Avverto la preoccupazione di centinaia di docenti calabresi che dovrebbero prendere servizio il prossimo primo settembre nella scuola di titolarità di altre regioni, molte delle quali continuano a registrare focolai dell’epidemia, nonché- ribadisce Anastasi-, l’incertezza legata alla nuova assegnazione provvisoria da ottenere vicino alla propria regione o nella stessa. Situazioni che pongo all’attenzione dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, chiedendo di voler seriamente tenerne conto”.
Spiega Anastasi: “Si tratta di attivarsi con tutti gli sforzi necessari per trovare strategie risolutive che non richiedano, per quanto possibile, per i nostri corregionali, impegni di spese, soprattutto in un momento di grave crisi come quello che si stiamo vivendo, costringendoli a dover affrontare non pochi sacrifici. Da esponente del mondo della scuola, con una esperienza anche in terra bergamasca, conosco benissimo i disagi di chi è costretto a lasciare la propria Regione e mi sento particolarmente vicino – ammette il consigliere regionale-, a questa categoria, auspicando che le autorità competenti tengano conto del mio appello.
Sarebbero un controsenso ed un motivo di alto rischio sanitario in tempo di covid, permettere la mobilità di un notevole flusso umano dalla Calabria verso altre regioni d’Italia o dal Sud verso il Nord nella fase pre autunnale e non solo, per poi consentirne il rientro ad assegnazione provvisoria nei luoghi di naturale residenza. E’ chiaro che di fronte a questo problema non si può rimanere ancora oggi senza una soluzione, ma bisogna giocare d’anticipo ed in sinergia, per evitare l’ipotesi di slittamento dei termini di chiusura delle operazioni di utilizzazione ed assegnazione provvisoria al 20 settembre 2020”.
Rileva Anastasi: “Serve una decisione ufficiale che anticipi le operazioni di mobilità e che assicuri l’avvio del servizio scolastico regionale e nazionale in condizioni di serenità in seno ai nuclei familiari dei docenti interessati, evitando il rischio di squilibri affettivi e socio-relazionali. Tra l’altro, non pochi docenti interessati all’assegnazione provvisoria, sono legittimati a farne richiesta per motivi molto gravi, come per esempio, stati di disabilità, che richiedono assistenza continua nel luogo di residenza”.