Promuovere una riflessione sulle attuali difficoltà del settore artigiano e allo stesso assicurare azioni necessarie ad affrontare il futuro, tra queste il nuovo accordo regionale e le nuove misure di welfare settoriale per rispondere alle esigenze delle aziende artigiane, alla tutela degli occupati e alla creazione di nuova occupazione.
È questo uno dei filoni che ha contraddistinto il dibattito che ha animato a Reggio Calabria la celebrazione del 30esimo anniversario dell’Ente Bilaterale Artigianato Calabria (Ebac).
Nel 2009 le imprese iscritte al sistema delle Camere di Commercio erano 6.085.105; il dato più recente di Unioncamere, aggiornato al 30.06.24 riferisce di 5.923.648 imprese.
“Abbiamo lasciato sul campo troppe imprese – commentano i vertici Ebac – e l’artigianato è il settore che in questo ‘inverno imprenditoriale’ ha accusato il colpo maggiormente. Ben 216.417 imprese artigiane perse, passando da 1.478.224 nel 2009 a 1.261.807 nel primo semestre 2024. A livello percentuale l’artigianato, che prima rappresentava il 24,3 per cento del totale delle imprese del tessuto economico italiano, è sceso al 21,3 per cento. La drammatica perdita di imprese artigiane ha investito tutta Italia, colpendo proporzionalmente tutti i territori, perfino le regioni come il Piemonte ed il Veneto in cui le imprese artigiane erano un terzo del totale”.
“È evidente – aggiungono – che occorra un intervento tempestivo, una terapia per così dire d’urto per invertire il trend ormai consolidato e rilanciare il comparto. Diverse le misure che le parti sociali, costituenti l’Ente Bilaterale per L’Artigianato Calabria, intendono utilizzare esercitando il ruolo della contrattazione nel comparto nella Casa della Bilateralità che, oltre ad essere la sede istituzionale per le tutele del lavoro artigiano, sia per i titolari che per i lavoratori dipendenti, previste dalla Carta dei Servizi dell’Ente, è diventata il luogo negoziale dove incontrarsi e contrattare”.
“L’ accordo interconfederale intercategoriale artigianato Calabria recentemente sottoscritto assume un valore strategico in questo contesto per l’intero comparto artigiano e allo stesso tempo attività propedeutica in favore della contrattazione regionale tra parti datoriali e le categorie sindacali in rappresentanza dei lavoratori afferenti i vari settori produttivi dell’artigianato. Il ruolo delle relazioni sindacali è stato, inoltre, rafforzato – spiegano – con la costituzione del “Coordinamento Negoziale delle Parti Sociali” che assumerà anche compiti di Osservatorio Permanente rispetto agli accordi contrattuali regionali, sia confederali che di categoria, e promuoverà innovazione nei modelli organizzativi produttivi con la previsione di nuova occupazione a salvaguardia di quella esistente sostenendola con processi di formazione continua”.
Gli elementi negoziali raggiunti con l’accordo sono:
- Estensione copertura del welfare a tutti i lavoratori del comparto artigiano;
- Valorizzazione e utilizzo degli accordi per gli ammortizzatori sociali;
- Welfare integrativo come parte dell’incentivazione della contrattazione di secondo livello regionale;
- Opportunità contrattuali per imprese e occupazione avendo come riferimento territorialità e produzione;
- Obbligo dell’applicazione del contratto integrativo regionale del lavoro come conseguenza negoziale del contratto collettivo nazionale del lavoro;
- Applicazione dell’accordo alle aziende artigiane calabresi che applicano uno dei CCNL sottoscritti dalle parti che hanno sottoscritto l’A.I.I.R., confermando tutti gli accordi di categoria firmati e rinviando agli stessi per le eventuali integrazioni sia della parte economica che normativa;
- Impegno a favorire regolarità nel sistema degli appalti e legalità, a partire dalla corretta applicazione dei CCNL e CRL;
- Sostegno nelle condizioni di crisi aziendale attraverso gli strumenti previsti dal Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigiano e Fondartigianato rispettivamente per il sostegno al reddito e alla formazione professionale;
- Valorizzazione del ruolo del delegato sindacale di bacino e, dove presenti, quello delle Rsu ed Rsa, unitamente alle commissioni territoriali istituite presso le associazioni datoriali;
- L’ apprendistato come strumento da favorire per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro artigiano, con la richiesta alla Regione Calabria in favore della formazione professionale di base e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (tematiche che verranno affrontate da un’apposita Commissione Bilaterale);
- Incremento di 3.35 euro mensili a dipendente per 12 mensilità della quota prevista per il welfare contrattuale, prevedendo che le maggiori risorse saranno destinate a prestazioni regionali di sostegno al reddito deliberate da Ebac e per i casi di gravi infortuni alimentando il previsto Fondo Integrativo Regionale;
- Incremento dell’elemento aggiuntivo di retribuzione, in favore del lavoratore delle imprese non aderenti e non versanti alla bilateralità, pari cinque euro mensili in aggiunta a trenta euro già previsti dagli accordi nazionali.