Un territorio sempre più isolato, un’assenza di pianificazione, finanziamenti e investimenti annunciati e promessi, ma mai arrivati. Credo che sia giusto informare i cittadini del Basso Ionio sulla situazione allarmante che riguarda le due grandi vie di comunicazione che attraversano il loro territorio: la statale 106 e la linea ferroviaria ionica. Per quanto riguarda i lavori sulla SS 106, il tratto di strada che va da Soverato verso Reggio Calabria è fermo allo studio di fattibilità, senza alcun finanziamento previsto. Continuando di questo passo, la nostra generazione e probabilmente nemmeno quella successiva vedranno mai finiti i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza di questo tratto di statale. Questo stallo della situazione potrebbe essere mitigato in parte dallo sviluppo della rete ferrovia ionica. Ma, purtroppo, anche su questo versante la situazione è molto preoccupante. Entro il 2023, infatti, Ferrovie dello Stato avrebbe dovuto portare a termine i lavori di elettrificazione delle tratte Sibari-Catanzaro Lido e Catanzaro Lido-Lamezia. Ad oggi, però, questi lavori sono in grande ritardo e per la loro conclusione verranno utilizzate le ingenti somme del PNRR. Somme che avrebbero dovuto essere usate, invece, per l’elettrificazione del tratto ionico Catanzaro Lido-Melito e poi Reggio Calabria, che, dunque, ad oggi è condannato a rimanere privo di elettrificazione. Questo significherà impossibilità del transito in quel tratto dei treni moderni a lunga percorrenza, estrema difficoltà nella veicolazione delle merci, per esempio da Gioia Tauro, ma soprattutto impossibilità di pianificare un vero e proprio sviluppo turistico di una tra le più attrattive zone della Calabria, caratterizzata da un mare straordinario e da borghi storici di rara bellezza.
Una soluzione temporanea per migliorare la situazione, e al riguardo presenterò un’interrogazione in Consiglio regionale, potrebbe essere quella di acquistare dei treni ibridi capaci di percorrere questo tratto di ferrovia con l’utilizzo del combustibile per poi agganciarsi più a nord al tratto elettrificato. Si tratta certamente di una soluzione tampone che potrebbe ridurre un po’ i disagi durante il processo di trasformazione della linea, ma non certo la soluzione definitiva. L’obiettivo finale è e rimane l’elettrificazione dell’intero tratto calabrese della linea ionica, con una linea ferroviaria veloce e moderna. Una battaglia che dobbiamo portare avanti per scongiurare il pericolo di emarginazione di decine e decine di città e paesi, il definitivo isolamento di un importantissimo territorio della nostra regione.