È un dato di fatto che la Calabria, oggi, si sia svegliata nel caos. Non poteva essere altrimenti dopo l’ordinanza annunciata nella tarda serata di ieri dalla presidente della Regione che all’improvviso, dopo aver predicato chiusura per due mesi, ha disposto che nel giro di poche ore potessero avvenire molte riaperture». È quanto dichiara Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, che fa notare: «Tantissimi sindaci, alcuni dei quali esponenti di primo piano del centrodestra, hanno dovuto chiarire in fretta e in furia che nei loro Comuni restano in vigore le norme emanate dal governo.
Il risultato è che si è creato un contrasto tra la Regione e il Governo, che ha già bollato come illegittime tali iniziative, e tra la stessa Regione e i Comuni. Proprio quello che andava evitato. Non era il momento di dare vita a conflitti istituzionali che generano solo confusione tra i cittadini e anche tra chi è chiamato a far rispettare le regole
«Siamo tutti felici del fatto che la Calabria abbia una bassa incidenza di contagi – aggiunge Callipo – e siamo tutti convinti che sia necessario ripartire, anche in maniera differenziata e anticipata rispetto alle regioni più colpite. Ma bisogna farlo ponderando tutto nel dettaglio, dando indicazioni chiare ai cittadini ed evitando di prestarsi a dannose strumentalizzazioni politiche pianificate a Roma e non in Calabria. Se la Regione ha il conforto della comunità scientifica – prosegue il capogruppo di IRIC – lo renda noto e, a tale proposito, sarebbe utile conoscere il parere della nutrita Task force nominata a supporto dell’Unità di crisi regionale. Non possiamo esporre ad eventuali rischi cittadini ed esercenti e non dobbiamo vanificare tutti i sacrifici fatti finora».
«Invito dunque la presidente della Regione a evitare un contenzioso con il governo e a revocare la sua ordinanza – è l’appello di Callipo – emanando un nuovo provvedimento che sia in armonia con le norme nazionali. Eviti altre contrapposizioni, si confronti con i sindaci e riconosca anche il ruolo dell’opposizione piuttosto che fare tutto da sola, che è proprio quello che i suoi alleati romani contestano al governo Conte. I calabresi sono stanchi, hanno bisogno di serietà e di interventi concreti sul piano economico e sociale, visto che ancora di aiuti reali alle famiglie e ai lavoratori da parte della Regione non se ne sono visti. Tra la chiusura totale e la riapertura improvvisa – conclude Callipo – c’è la via del buonsenso, seguiamola per il bene della collettività».