Una splendida ospitalità”. Giulio Girondi, direttore editoriale de Il Rio, nei giorni scorsi al Museo delle Arti di Catanzaro, diretto da Rocco Guglielmo, per l’inaugurazione della mostra di Pino Pingitore è rimasto particolarmente colpito da Catanzaro che ha descritto come “una piccola capitale dell’arte e dell’architettura, con un’incredibile vocazione per il moderno e il contemporaneo”. Sono queste, infatti, le parole usate nella testimonianza che ha voluto inoltrare all’artista,e al vice sindaco Ivan Cardamone. Di seguito il testo integrale della lettera
“Come spesso capita oggi in quasi tutte le professioni, anche provare a fare editoria “è una storia un po’ complicata, perché – come direbbe il centauro Chirone reinventato da Pasolini nella sua Medea – è fatta di cose e non di pensieri”.
Capita però, e per fortuna capita non così di rado, che questa “storia un po’ complicata” si dipani, diventi chiara e lineare, arricchendosi di contenuti fatti di incontri e scoperte. Per me, giovane editore nella nebbiosa Mantova, tutto questo è accaduto a Catanzaro. Conoscevo da anni, soprattutto grazie all’attento lavoro della Fondazione guidata dal dottor Rocco Guglielmo, la vitalità del capoluogo calabrese, ma l’occasione di “metterci il dito”, come un novello san Tommaso, si è rivelata un’incredibile sorpresa. Anche per questo, voglio esprimere gratitudine al maestro Pino Pingitore, non solo per avermi dato l’occasione di editare l’importante catalogo della sua rassegna antologica allestita al MARCA per i cinquant’anni della sua vita artistica, ma soprattutto per avermi guidato in un vero e proprio viaggio di scoperta. E così Pino e il vicesindaco Ivan Cardamone, con un’ospitalità così memorabile da aprirmi apposta i suggestivi spazi del Complesso Monumentale del San Giovanni, mi hanno svelato innanzi agli occhi una piccola capitale dell’arte e dell’architettura, con un’incredibile vocazione per il moderno e il contemporaneo: una serie di musei, una sfilata di elegantissimi palazzi liberty, la grande arcata del ponte concepito dal genio di Morandi, le testimonianze di Mimmo Rotella – tra i maggiori nomi del Novecento italiano -, il teatro Politeama frutto dell’estro di Paolo Portoghesi e poi, all’orizzonte, il mare. Tutto questo e molto di più è la vostra bellissima e accogliente città, uno scrigno di tesori nel quale spero presto di fare ritorno”.