È il quadro che emerge dal 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese.
Vivo piu’ che mai infatti il fenomeno dell’emigrazione massiccia di studenti dai territori più marginali economicamente verso i poli metropolitani del Centro e del Nord.
Sono 172.000 gli studenti che partendo da una regione del Sud sono iscritti ad un corso di laurea in un’università del Centro-Nord (pari all’11% di tutti gli iscritti all’università), mentre sono poco più di 17.000 quelli che compiono il percorso inverso.
Il saldo netto fra gli ingressi e le uscite in queste regioni, sin dalla prima immatricolazione ad un percorso universitario (laurea triennale o magistrale a ciclo unico), risulta molto negativo per alcune regioni del Sud (Puglia -35.000 studenti, Sicilia -33.000, Calabria -23.000).
Le regioni in grado di calamitare la maggior parte degli studenti fanno registrare un saldo fra arrivi e partenze molto positivo: Lazio (+48.607), Emilia Romagna (+32.918), Lombardia (+24.449) e Toscana (+14.268).