A seguito della notizia relativa alla chiusura dello sportello bancario di un importante Istituto di Credito nel Comune di Cortale, la FISAC e lo SPI CGIL Area Vasta CZ – KR – VV denunciano l’insostenibile situazione che ormai da alcuni anni si sta verificando su tutto il territorio di riferimento, nonché nell’intera Regione Calabria, relativamente al piano di desertificazione degli sportelli bancari messo in campo da tutti i maggiori Istituti di Credito Nazionali.
Interi comprensori vengono abbandonati creando enormi disagi ai cittadini, in particolar modo ai pensionati, e agli imprenditori che si vedono negati di un servizio essenziale come quello rappresentato dagli Intermediari del Credito e del Risparmio, anche quando gli stessi comprensori comprendono bacini numerosi di utenti.
Il fenomeno di carattere nazionale vede la Calabria tra le Regioni con la più alta percentuale di chiusure degli sportelli a seguito dei piani di ristrutturazione messi in campo dal settore creditizio.
I nostri centri urbani continuano a registrare il totale abbandono di importanti strutture che rappresentano, oltre che i servizi di base, punti di rafforzamento della legalità nel territorio per contrastare il fenomeno dell’usura che registra, soprattutto nell’attuale crisi epidemica e economica, un pericoloso incremento.
La FISAC e lo SPI CGIL Area Vasta invitiamo le Amministrazioni Comunali e i rappresentanti politici a tutti i livelli, la Giunta Regionale, le Prefetture e le Associazioni di Categoria a programmare congiuntamente opportune azioni e iniziative, richiedendo un immediato confronto agli Organi della Banca d’Italia,per proporre un protocollo d’intesa che inverta l’attuale tendenza, incrementi la presenza di sportelli e servizi, ed eviti al nostro territorio ed a quello regionale ulteriori chiusure e spoliazioni.