Comitato Difesa Consumatori già in passato, a tutela dei consumatori, ha puntato il dito sulla nocività di alcune sostanze chimiche presenti negli imballaggi per pizze e panini ora, prosegue il prof. Pietro VITELLI responsabile del Sodalizio , è il caso di mettere sotto la lente d’ingrandimento il cibo che consumiamo che potrebbe presentare tracce di inchiostro provenienti dagli imballaggi che lo contengono. Ad allertare le Istituzioni ed i consumatori è una recente indagine condotta da diverse altre associazione di consumatori europee. Comitato Difesa Consumatori entrando nel merito della vicenda fa sapere che nel corso dello studio sono stati analizzati 76 campioni di contenitori di carta e cartone stampati. La ricerca è stata finalizzata a riscontrare due tipi di sostanze presenti negli inchiostri ed in particolare : le “AMMINE AROMATICHE” primarie sostanze derivate dall’ammoniaca alcune delle quali già note e intenzionate per avere proprietà cancerogene e mutagene per gli uomini nonché diversi “FOTOINIZIATORI” altro non sono che sostanze usate per dare brillantezza ai colori e, la ricerca condotta ha portato alla conclusione che : su alcuni dei quali pende il dubbio che siano cancerogeni o perturbatori del sistema ormonale.
I test e i conseguenziali risultati condotti in Italia sono stati svolti anche in Danimarca, Norvegia e Spagna con il risultato che :45 campioni hanno avuto riscontro ossia “puliti” mentre ben 31 sono quelli in cui gli imballaggi rischiano di trasmettere ai cibi sostanze chimiche. Tra questi anche un prodotto italiano che produce stampi utilizzati da tanti consumatori per preparare muffin casalinghi che non ha superato la prova per quanto riguarda le ammine aromatiche primarie. Per fare le valutazioni, in assenza di una norma specifica sugli inchiostri, gli esperti si sono affidati a due punti di riferimento legislativi e scientifici: la legislazione svizzera che regolamenta l’uso degli inchiostri da utilizzare sugli imballaggi alimentari e il parere dell’Ente Governativo Tedesco di valutazione dei rischi alimentari (Bfr) per quanto riguarda la possibile migrazione delle ammine aromatiche primarie da articoli in carta stampata.
Comitato Difesa Consumatori a tutela della salute dei consumatori in generale dopo aver letto i risultati complessivi dell’indagine, è del parere che è urgente una legge europea in materia di imballaggi stampati che tuteli maggiormente i consumatori da questo rischio. In Italia conclude il prof. Pietro VITELLI in particolare esiste già una norma specifica sulla carta e cartone alimentare ma non c’è ancora nulla che riguardi gli inchiostri della stampa.
Comitato Difesa Consumatori si farà carico quale portatrice di interesse diffuso a tutela dei cittadini-utenti consumatori di rappresentare in seno alle istituzioni europee, che di fatto sono già in possesso dei dati dell’inchiesta condotta dalle varie associazioni di consumatori in Europa e che, dimostrano la portata del problema e argomenti incisivi per chiedere finalmente una normativa sugli imballaggi alimentari di carta e cartone e sugli inchiostri, che scongiuri ogni rischio. Va inoltre precisato che la stessa Commissione europea ha chiesto recentemente agli stati membri di condurre controlli sulle sostanze rilasciate dagli imballaggi tra cui le “ammine” aromatiche primarie per valutare l’ipotesi di una nuova regolamentazione.
Comunque va detto che i risultati lasciano trasparire una situazione non omogenea e, nonostante esistano già buone pratiche industriali per evitare che gli inchiostri vengano in contatto con gli alimenti , anche attraverso l’utilizzo di film plastici purtroppo, può comunque succedere che ci possano essere casi di migrazioni di alcune sostanze durante il periodo di conservazione dell’alimento o contaminazioni dei contenitori in altri momenti come per i bicchieri di carta stampati messi uno dentro gli altri, o in fase di stampa del cartone