Il Chiostro di San Bernardino di Morano Calabro ha fatto da cornice al I° Forum della Sostenibilità che si è concluso domenica 28 aprile. Nelle tre giornate dedicate ai temi dell’Economia Circolare sono state illustrate le esperienze dei territori che hanno fatto della sostenibilità il loro cavallo di battaglia divenendo best practices e modelli da imitare. Il LUA: Laboratorio di Urbanistica e Architettura diretto dall’arch. Rosanna Anele, organizzatore dell’evento, ringrazia tutti i relatori e gli espositori che hanno fatto assaggiare i prodotti del territorio del Pollino come frutto di dedizione e passione. Ringrazia i genitori dei bambini che hanno partecipato al laboratorio dei profumi del pollino, dove i nostri piccoli cittadini hanno abbellito il Parco Giochi dei Cappuccini con timo, salvia, rosmarino, alloro ed altre piantine divenendone custodi. Ringrazia il Comune di Morano per il lavoro svolto affianco al qualificato ed efficiente staff organizzativo, e tutti gli ospiti istituzionali e non intervenuti.
Il Forum è stato l’occasione di incontro e verifica dello stato dell’arte e delle potenzialità legate ai modelli dell’economia circolare, della blue economy e della sharing economy, di avviare processi economici sostenibili. I temi economici sono stati sviluppati all’interno della cornice dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e sono stati affrontati dall’esperta in progetti di sviluppo Josephine Cacciaguerra e dal prof Pasquale Persico, Ordinario di Economia Politica Università di Salerno.
L’Agenda 2030 è un agenda completamente diversa da quelle precedenti, perché mette in gioco e fa dialogare i diversi soggetti, attori dello sviluppo economico cioè: le aziende, la società le istituzioni, la politica e la ricerca. Il Forum si è mosso secondo quest’approccio agli esperti, in economia e sviluppo sostenibile, si sono affiancati relatori in rappresentanza delle diverse componenti della società che attivamente contribuiscono ad avviare il modello dell’economia circolare.
In rappresentanza delle comunità: Grazia GIOVANNETTI, Presidente Cooperativa di Comunità Melpignano (LE); delle aziende: Maurizio BISCONTE referente azienda Vitivinicola ” Feudo San Severino”; Arcaro ROCCO e Daniele BARLETTA, Aienda Agricola SEXTUM; Francesco MATURO Azienda Agricola Biosinni; del mondo associativo: Cristina DE LUCA, Presidente di Biosfiera; Salvatore ARGENTANO, Presidente Associazione “Il Tartufo e la sua cultura”; Guglielmo MINERVINO, Belmonte Calabro In Rete; delle professioni: Mariagrazia VERBICARO e Daniela TAVANO, Ingegneri; della ricerca applicata con: Luigi GALLO, ARSAC-Centro di Divulgazione Agricola n. 2 – Castrovillari; Matteo GUCCIONE, ISPRA; dell’imprenditoria con Enrico PIRRO, imprenditore agroalimentare. Inoltre hanno contribuito al confronto le Associazione di Categoria con Paola GRANATA, Presidente di Confagricoltura Cosenza e Adriano Tancredi, Presidente giovani Confagricoltura Calabria; gli Ordini Professionali: con Francesco Cufari Presidente Ordine degli Agronomi Forestali di Cosenza; Antonio SANTORO, Consigliere Ordine dei Geologi della Calabria; Domenico PASSARELLI, Presidente INU Calabria.
Infine sempre con l’obiettivo di aprire un dialogo permanente tra i soggetti chiamati a cambiare il modello di economia, da quello lineare a quello circolare, i rappresentanti delle istituzioni e della politica ai vari livelli. Per il comune di Morano Calabro il Sindaco, il Vice Sindaco e l’Assessore alle Politiche ambientali: Nicolò De Bartolo, Pasquale Maradei e Rosanna Anele; per il Comune di Latronico l’Assessore al Turismo Rosita La Banca. In rappresentanza della Regione Calabria hanno dato il loro contributo l’On. Franco SERGIO, Presidente Prima Commissione e Mauro D’ACRI Consigliere delegato all’Agricoltura. Per l’Ente Parco del Pollino il Presidente Domenico Pappaterra e per l’ANCI Calabria Paolo Pappaterra.
Non è mancata la conclusione della Senatrice Silvia Gelsomina VONO in rappresentanza di quanto il Governo e il Ministero dell’Ambiente sta programmando, in attuazione delle direttive europee, attraverso percorsi di affiancamento di risorse finanziarie dedicate e di strategie regionali per lo sviluppo sostenibile.
Nelle cinque sessioni tematiche è emerso l’urgenza di cambiare il nostro stile di vita verso quel modello visionario della blu economy, che imita la natura, basato sulle produzioni locali; per cui ciò che produci localmente consumi localmente. Emerge il dato che il libero mercato non ha la visione strategica del futuro del mondo in termini di sostenibilità, che la mano pubblica riveste un ruolo essenziale per stabilire regole, investimenti, orientamento alla sostenibilità, riduzione delle disuguaglianze e pari opportunità tramite politiche attive. Il Forum ha costituito l’occasione per offrire un quadro d’insieme dei primi esiti e dei percorsi attivati dai soggetti coinvolti, in particolare dalle Amministrazioni pubbliche, come soggetto principale dello sviluppo sostenibile del Paese.