Partiranno lunedì prossimo gli incontri dei vertici di Confindustria Cosenza con i candidati a sindaco della città capoluogo che abbiano manifestato il loro interesse ad un confronto sui rispettivi programmi e sugli obiettivi prioritari sui quali puntare nel corso della prossima consiliatura.
Gli incontri saranno riservati ai singoli candidati ed agli imprenditori con cariche associative, guidati dal presidente Fortunato Amarelli e dal presidente della Sezione edile Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante e si svolgeranno presso la sala delle conferenze dell’Associazione degli Industriali, nel pieno rispetto delle norme anti covid.
Al momento il calendario prevede per lunedì 20 settembre gli incontri con Francesco Caruso (alle ore 15.30) e con Francesco Pichierri (alle ore 17.00); permercoledì 22 settembre con Franz Caruso (alle ore 09.30) e con Bianca Rende (alle ore 11.00). Si aggiornerà se arriveranno nuove richieste di confronto.
“La circostanza – anticipa il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli – dopo la doverosa fase di ascolto, sarà utile per sottoporre ai candidati a Sindaco una visione di area urbana che si ponga come priorità quattro macro-filiere di intervento: rigenerazione urbana; sostenibilità; conoscenza e risorse culturali; risorse relazionali e di governo. Il nostro auspicio è quello di dare avvio, alimentandolo e fertilizzandolo in maniera opportuna, ad uno spazio relazionale e di dialogo utile a favorire approfondimenti congiunti su idee e progetti”. “Lo sviluppo futuro dell’area urbana cosentina – dichiara il presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante – non passa attraverso la semplice collazione di punti di vista o l’assemblaggio di preferenze e progetti. La questione centrale è come prefigurare, sviluppare e garantire elevata qualità della vita, maggiore sviluppo economico e imprenditoriale, migliore dotazione di servizi pubblici”.
“Le imprese – concludono i presidenti Amarelli e Perciaccante – prosperano meglio in contesti urbani e civili ricchi e maturi, in ambienti sociali coesi e solidali, in tessuti demografici avvertiti e innovativi. Il nuovo paradigma della società della conoscenza presuppone un innalzamento del livello complessivo: tutti debbono fare di più e meglio”.