Dal 2018 in Calabria è stato attivato il corso di laurea interateneo in Assistenza Sanitaria sia presso l’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro che all’Università della Calabria di Cosenza; un deciso segnale di attenzione da parte del mondo della formazione universitaria agli ambiti della medicina sociale, epidemiologica ed igiene pubblica cui sembra non corrispondere analogo interesse degli organi preposti per facilitare l’inserimento di questi professionisti sanitari nel mondo lavorativo”.
È quanto rende noto il segretario-questore del Consiglio regionale Filippo Mancuso (Lega) che aggiunge: “Non si tratta di una semplice considerazione limitata ai pur importanti sbocchi occupazionali per questa categoria professionale ma investe una prospettiva di maggiore articolazione del sistema dei servizi sanitari su cui dovremo saper giocare la grande partita della Sanità Pubblica Calabrese”.
“L’Assistente Sanitario – ricorda Mancuso – opera nella sanità italiana fin dal 1925 ed il D.M. 69/1997 ne qualifica definitivamente il profilo quale operatore nella prevenzione, promozione ed educazione alla salute. Oggi, questa figura professionale è di enorme attualità, ed il grande cambiamento dovuto alla pandemia, rafforza la necessità di ristrutturare i servizi sanitari e socio-assistenziali imponendoci necessariamente a considerare un maggior apporto specialistico sui territori, utile sia in termini di prevenzione ed efficacia ospedaliera che di prossimità ai nuovi bisogni del cittadino.
La realtà ci dimostra che occorre puntare prioritariamente sullo sviluppo territoriale di una sanità fortemente integrata con le azioni socio tutelari delegate ai Comuni e comunque strettamente correlata con il livello ospedaliero che avverte sempre più l’esigenza di non avere territori sguarniti ed insufficientemente operativi riguardo al controllo, al contenimento ed alla sorveglianza sanitaria, oggi di estrema attualità
Ancora Mancuso: “Questi ed altri argomenti sono il frutto dell’interessante confronto che ho avuto con il dott. Francesco Nicotera, Presidente dell’Associazione Nazionale Assistenti Sanitari Sezione Calabria, una figura professionale di cui poco si parla, e poco si sa in Calabria, ma di notevole interesse in tantissime altre Regioni d’Italia, con una specificità giuridica e funzionale mirata alla prevenzione ed educazione alla salute, assolutamente utile e necessaria ad un sistema sanitario calabrese che vorremmo all’avanguardia, e nello specifico, mi limito a far rilevare le disposizioni in materia di prevenzione vaccinale – quanto mai attuali – di controllo scolastico e nelle RSA per arginare il rischio infettivo; attività importanti che, a mio avviso, richiederebbero un deciso investimento su tale professionalità”.
“Ciononostante, ad oggi, nella nostra Regione il fabbisogno di questa figura sanitaria viene ritenuto uguale a zero nelle dotazioni organiche delle Aziende Sanitarie, e sistematicamente, le mansioni specifiche sono spesso tralasciate oppure impropriamente assegnate a personale non in possesso dei requisiti attinenti, con un impoverimento della qualità e quantità di servizi sanitari, a mio avviso, fondamentali. Siamo tutti consapevoli- conclude il consigliere regionale – che il futuro della sanità è insito nella prevenzione ed è per questi motivi, che mi attiverò con tutte le mie forze, verso le Istituzioni e gli Organi competenti, rispetto ad una situazione che penalizza professionisti giovani e meno giovani, considerando che, anche in Calabria, abbiamo diritto a ricevere prestazioni sanitarie adeguate e da operatori specificamente formati allo scopo”.