Concorrere a definire l’idea di futuro dell’Italia attraverso una precisa agenda di politica economica.
Questo è l’obiettivo delle Assise Generali di Confindustria in programma per il prossimo 16 febbraio a Verona. Al significativo appuntamento di condivisione e proposta, indetto dal presidente Vincenzo Boccia e rivolto a tutti gli imprenditori aderenti a Confindustria, parteciperà una folta delegazione di imprenditori calabresi guidati dal presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca.
“Nelle scorse settimane, attraverso incontri operativi sui territori – dichiara Mazzuca – i vertici politici e tecnici di Confindustria si sono confrontati con la base associativa per raccogliere le istanze degli imprenditori ed elaborare proposte concrete da inserire nel documento che sarà discusso e presentato alle Assise Generali. “Gioia Tauro è stata una di queste tappe – racconta il presidente Mazzuca – ed ha rappresentato un momento di confronto alto per i contributi emersi, anche in ottica di valorizzazione del territorio calabrese e dell’infrastruttura portuale tra le più importanti d’Europa. Nella stessa misura è grande il valore simbolico della location scelta, la sala Consiliare di un Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, per testimoniare la vicinanza del mondo imprenditoriale alle Istituzioni”.
Da Gioia Tauro a Verona, Confindustria intende offrire al Paese un documento di politica economica che sarà offerto all’attenzione delle forze politiche e dell’opinione pubblica, affinché la questione industriale venga tenuta al centro della politica nazionale ed europea”. Più lavoro, più crescita e meno debito pubblico sono i tre ambiti su cui Confindustria orienterà una serie di azioni immediatamente praticabili, sottolineando che non bisogna smontare le cose buone fatte in questi anni e che fino ad ora hanno prodotto effetti positivi. “Ci sono politiche che hanno inciso sui fattori produttivi in modo trasversale ai settori economici e che hanno permesso di accelerare i processi di cambiamento.
Queste politiche vanno valutate per gli effetti che hanno generato, adattate per renderle più efficaci se necessario, ma non depotenziate per motivi ideologici”. Confindustria ritiene necessaria l’azione congiunta di tre attori: le imprese, che devono accelerare il cambiamento e diventare sempre più capaci di cogliere le opportunità della domanda mondiale; l’Europa, che deve essere motore di crescita economica, anche con strumenti diretti; la politica italiana, a tutti i livelli, che deve creare le condizioni migliori per investire, creare lavoro, ridurre il debito.
“Questi tre attori – continua Mazzuca – devono concorrere a sviluppare azioni e proposte su sei ambiti: semplificazione, rapporto con la Pubblica Amministrazione, riforme istituzionali; Scuola, formazione, inclusione giovani; Infrastrutture, mobilità, logistica, ambiente, energia; Ricerca e innovazione, industria 4.0, credito e finanza; Fisco a supporto di investimenti e crescita; Politica industriale europea, governance europea, politiche di coesione, internazionalizzazione, attrazione investimenti”.
Il presidente degli industriali calabresi riprende un messaggio che sta a cuore al presidente Boccia:
“Confindustria non propone un libro dei sogni. Propone un metodo che, partendo dagli obiettivi, individui gli strumenti, tenga conto delle risorse, valuti gli effetti, sappia modulare l’intensità degli interventi là dove più necessario, in un’ottica di politica economica unitaria per tutto il Paese. Non chiediamo più spesa pubblica, ma spesa migliore”.