Non possono più aspettare, è necessario intervenire subito e chiedere al Governo nazionale di integrare le risorse stanziate con le varie leggi di bilancio a beneficio dei Lavoratori provenienti dall’ex bacino LSU/LPU e stabilizzati, dopo una vertenza lunga oltre vent’anni, nei Comuni della Calabria con contratti di lavoro si a tempo indeterminato ma per un numero di ore lavorative settimanali ben al di sotto di quei limiti necessari per garantire un trattamento giuridico ed economico sufficiente per assicurare una vita dignitosa.
Ma anche la Regione Calabria deve fare uno sforzo in più e integrare le risorse stanziate e storicizzate a titolo di contributo per la stabilizzazione di questi Lavoratori.
E non possono continuare a lavarsene le mani i Sindaci di quei Comuni che potrebbero decisamente procedere in autonomia all’integrazione oraria e alla trasformazione dei contratti di lavoro da tempo parziale a tempo pieno con 36 ore lavorative settimanali attingendo ai propri bilanci che registrano un risparmio nella spesa del personale dovuto ai tanti pensionamenti degli ultimi anni. Sono davvero poche le Amministrazione che hanno integrato il contributo con i propri fondi di bilancio per aumentare le ore a questo personale.
E’ noto a tutti che con le risorse disponibili al momento, derivanti dai contributi statale e regionale in molti casi non si riesce nemmeno a garantire la copertura finanziaria per il raggiungimento delle 18 ore lavorative settimanali. Sono tanti i dipendenti, infatti, inquadrati nelle Categorie C e D che hanno contratti di lavoro a 15 e 14 ore. Ben al di sotto, quindi, dei limiti previsti dalla normativa nazionale per avere gli assegni familiari e altre coperture previdenziali e assistenziali.
La situazione peggiora decisamente negli Enti in dissesto finanziario, sottoposti al controllo della Cosfel, la Commissione di controllo del Ministero dell’Interno, che ancora non ha espresso il parere favorevole rispetto alla possibilità di utilizzare il contributo regionale, lasciando così i Lavoratori con rapporti di lavoro sovvenzionati solo con il contributo statale che riesce a coprire a stento le 12 ore settimanali.
Una situazione, questa, che non può essere più accettata. Pertanto, la CISL FP Calabria lancia un appello al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, affinché prenda veramente a cuore la situazione di questi Lavoratori, che continuano ad assicurare Servizi essenziali presso i propri Enti, mettendo in campo tutte le azioni necessarie per chiudere definitivamente questa lunghissima vertenza con la trasformazione dei rapporti di lavoro da part-time a full-time.