La nomina di ieri del dottor Francesco Curcio quale presidente del Parco nazionale della Sila pone fine a un lungo, travagliato periodo di gestione commissariale dello stesso ente, imposta dal sistema partitico e spesso caratterizzata, come avevo già detto, da evidenti criticità».
Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, in commissione Ambiente relatore della proposta di nomina in questione.«Ciò premesso, ritengo – ha proseguito D’Ippolito illustrando in commissione Ambiente la proposta – che la designazione del dottor Curcio sia pienamente condivisibile alla luce del curriculumdel candidato, che da commissario straordinario del Parco nazionale silano e in quanto ex comandante regionale del Corpo forestale offre ogni garanzia di competenze e capacità professionali per ben amministrare un ente importante come il Parco nazionale della Sila e per rafforzare la tutela dello straordinario patrimonio naturalistico che esso rappresenta».
«Il dottor Curcio – si legge nella nota di D’Ippolito – è laureato in Scienze forestali nel 1972, poi è diventato ispettore forestale del Corpo forestale dello Stato, svolgendo servizio a Potenza e Cosenza. Quindi ha diretto il settore regionale della Polizia forestale ed ambientale per la Calabria e dopo è stato nominato capo ufficio Amministrazione per la gestione dei beni dell’ex ASFD, incarico che contemplava pure quello di direttore dell’allora Parco nazionale della Calabria. Ancora, Curcio è stato comandante provinciale del Corpo forestale di Catanzaro e di Cosenza, nonché, poi, primo dirigente dello stesso Corpo, di cui è stato in seguito comandante per la regione Basilicata».