Ex percettori di mobilità, la Cisl si fa portavoce del malcontento dei lavoratori
Alla luce dell’incontro di una delegazione di ex percettori di mobilità in deroga con l’assessore regionale al Welfare Angela Robbe, trasferiamo il malcontento e la disperazione di migliaia di cittadini calabresi a causa del mancato avvio del processo delle politiche attive.
Ciò è determinato da diversità di interpretazione della norma tra INPS e la Regione Calabria
La CISL giudica grave queste incomprensioni che serpeggiano tra la regione Calabria e l’INPS.
Il protocollo propedeutico agli avvisi per la manifestazione d’interesse degli Enti Pubblici e Privati è stato redatto nel mese di febbraio ad oggi la situazione è stagnante alla luce del balzello e del ping pong che si registra tra gli apparati della burocrazia calabrese.
Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione che tra l’altro è propria di 6000 lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e dal bacino degli ammortizzatori sociali che vanamente aspettano di essere utilizzati nel circuito di programmazione e realizzazione dei percorsi di politiche attive
Abbiamo per tale ragione, comunica il segretario regionale Enzo Musolino, spinto con forza l’immediata costituzione di un tavolo di trattativa, che veda impegnati la Cisl, la Regione e la Direzione Generale dell’INPS, teso alla risoluzione in via definitiva e faccia chiarezza sul balletto delle cifre e sul rimpallo di competenza tra la Regione e l’INPS.
Abbiamo attivato quindi tutte le strutture per realizzare una mobilitazione generale per giorno 19 Giugno p.v. presso la sede regionale dell’INPS della Calabria perché i bisogni di migliaia di calabresi non possono più registrare questi ingiustificabili ritardi.
Il percorso delle Politiche attive deve trovare immediata attivazione con l’inizio dei tirocini formativi.