Non è accettabile che il governo, dopo avere assunto impegni, si rifiuti di sostenere le spese delle Regioni per l’acquisto di dispositivi di protezione individuali e di apparecchi medicali. La gestione non può essere nazionale quando si decide di bloccare l’invio del materiale sanitario al Sud, e diventare locale quando si devono sostenere i costi dell’emergenza».
E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, appresa la notizia, diffusa dall’assessore al bilancio della Regione Lombardia, dell’intenzione della Protezione Civile di non sostenere le spese effettuate dalle Regioni. «Un disimpegno – spiega Wanda Ferro – che purtroppo smentisce, al netto delle strategie comunicative, la reale capacità del governo di supportare il Paese reale nella lotta contro il contagio. La Protezione civile sta raccogliendo le generose donazioni degli Italiani proprio per l’acquisto di mascherine e respiratori, che però in molte regioni non arrivano. Le Regioni, di fronte ai provvedimenti tardivi e confusi del governo, si stanno accollando il peso della crisi economica, come ha fatto la Calabria che ha investito 150 milioni di euro sulla ripartenza del sistema produttivo. Non si può però chiedere alle Regioni di farsi anche interamente carico, con i propri bilanci, della risposta sanitaria ad una emergenza che, per quanto riguarda i territori meridionali, è in gran parte diretta conseguenza degli esodi dal Nord, favoriti dagli errori comunicativi e dalla incapacità del governo di anticipare gli effetti dei propri provvedimenti», conclude l’on. Wanda Ferro, annunciando la richiesta di chiarimenti al governo attraverso una interrogazione.