L’arresto del terrorista rosso Cesare Battisti, dopo una vita di dorata latitanza, è un successo straordinario per l’intelligence italiana, e restituisce, seppur con grande ritardo, giustizia alle vittime e ai loro familiari”.
E’ quanto afferma il vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, on. Wanda Ferro, che prosegue: “Finalmente è stata squarciata la rete di protezione ideologica che ha trasformato un sanguinario assassino in un romantico eroe della rivoluzione: quasi un perseguitato politico, una vittima anziché uno spietato carnefice.
Ancora oggi c’è chi, come Francesco Caruso, docente di sociologia dell’Università di Catanzaro, ne sostiene l’impunità, perché mandarlo in carcere, secondo l’ex leader no-global, servirebbe solo ad appagare la sete di vendetta di chi è oggi al governo.
Non una parola, da parte del prof. Caruso, sulle vite strappate, come quella dell’agente della Digos Andrea Campagna, calabrese di S. Andrea Apostolo dello Ionio, ucciso in un agguato a Milano nel 1979, neppure una parola sul dolore che ha straziato ed accompagnato per decenni le famiglie.
Come dire: se lotti per il comunismo, uccidere non è reato.
Le stesse consumate tesi dei vecchi salotti radical-chic sono oggi gli insegnamenti che vengono trasmessi ai giovani studenti nelle nostre università?
Spero che in breve tempo Battisti possa essere trasferito in un carcere italiano, per restarci fino al termine dei suoi giorni, non per rancore politico o sete di vendetta, ma per rendere giustizia ai troppi innocenti che hanno pagato con il proprio sangue un fervore ideologico che non si è mai dissociato dalla violenza e dal totale disprezzo per il valore della vita”.