A rendere noti i dati è l’Associazione artigiani e piccole imprese Mestre, la Cgia: in Calabria ci sono più pensioni che stipendi, e lo squilibrio è aumentato dopo l’emergenza sanitaria.

Su scala regionale, il saldo negativo della Campania è a -195mila. Il problema è del Sud Italia, nel Nord e nel Centro il saldo è a favore degli occupati.

È Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi della Cgia di Mestre a dare un’interpretazione dei dati: “Il sorpasso è avvenuto in questi ultimi mesi. Dopo l’esplosione del Covid, infatti, è seguito un calo dei lavoratori attivi. Con più pensioni che impiegati, operai e autonomi, in futuro non sarà facile garantire la sostenibilità della spesa previdenziale che attualmente supera i 293 miliardi di euro all’anno, pari al 16,6 per cento del Pil“.“

 
 
image_pdfDownload pdfimage_printStampa articolo