Riguardo alla situazione dei migranti presenti a San Ferdinando e nella Piana di Gioia Tauro la Regione Calabria, con il presidente Mario Oliverio in prima linea, ha assunto sin da quando è sorto il problema impegni per gestire il fenomeno volti alla totale eliminazione della baraccopoli e della tendopoli che il presidente Oliverio aveva definito ‘non luoghi’, proponendo un fondo di garanzia per case sfitte.
Inoltre, già nella prima riunione in Prefettura del mese di dicembre 2018, il presidente aveva anche dichiarato: ‘non un solo euro per tendopoli e baraccopoli, non vogliamo ricreare ghetti e situazioni di precarietà e instabilità sociale’.
E oggi, rispetto a quanto sta accadendo dopo la demolizione della baraccopoli, ribadiamo il nostro impegno finalizzato a garantire l’integrazione diffusa dei lavoratori migranti.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale al lavoro e al welfare Angela Robbe al termine dell’incontro in Prefettura.“Pertanto – ha proseguito la Robbe – abbiamo di concerto programmato, seguendo le linee indicate dal presidente Oliverio sin dalla prima riunione, una serie di iniziative e attività che mirano a facilitare l’ottenimento di alloggi in fitto, il trasporto verso e dai luoghi di lavoro, il sostegno all’integrazione mediante attività di accompagnamento ed il sostegno per l’accesso a servizi sanitari e, per le emergenze, abbiamo comunque previsto anche l’acquisto di moduli abitativi.
Alcune di queste attività sono finanziate con risorse ordinarie quindi immediatamente realizzabili, per altre abbiamo partecipato a bandi europei e siamo in attesa di conoscere gli esiti delle valutazioni
L’obiettivo della Regione è quello di trasformare lo stato di perenne emergenza.
Siamo convinti – ha infine rimarcato l’assessore Robbe – che tutto ciò potrebbe essere per i migranti ma anche per i cittadini della Piana un’occasione positiva di integrazione che favorisce anche una serie di opportunità concrete di sviluppo economico e sociale per tutti, calabresi e non”.