Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha partecipato oggi a Catanzaro all’udienza pubblica della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti sul Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2017.
La Corte, presieduta dal Presidente della sezione di controllo della Calabria Vincenzo Lo Presti, alla presenza del Presidente nazionale della Corte dei Conti, Angelo Buscema, ha approvato la parificazione del rendiconto della Regione Calabria relativo all’esercizio 2017 nelle sue componenti del conto di bilancio, del conto economico e dello stato patrimoniale. Presente alla seduta anche l’assessore regionale al Bilancio Maria Teresa Fragomeni.
Dopo l’introduzione del Presidente della Corte Lo Presti, gli interventi del Consigliere Massimo Balestrieri, del Referendario Stefania Anna Dorigo e la requisitoria del Procuratore regionale Rossella Scerbo, ha relazionato il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, sottolineando gli sforzi compiuti dall’ente per raggiungere i target richiesti dalla Corte dei Conti calabrese.
“Nonostante i limiti strutturali ereditati nel tempo – ha dichiarato il Presidente Oliverio – si è registrato in quest’ultimo anno una crescita importante dal punto di vista economico che attenua la distanza che separa la Calabria dal resto del Paese. Con un avanzamento pari al 2% del Pil, la nostra regione si attesta come la migliore del Sud e tra le più virtuose d’Italia. Nel 2017 abbiamo impresso una forte capacità di investimento attraverso una sinergica azione dei programmi Por, Fesr, Pac e Patto Calabria soprattutto nel campo delle infrastrutture, dell’agroalimentare, dello sviluppo sostenibile. Lo stato della spesa certificata della programmazione comunitaria è tale da escludere totalmente il disimpegno delle risorse al 31 dicembre 2018”.
Oliverio si è poi lungamente soffermato sulle criticità evidenziate dalla Corte nel campo della sanità. “Siamo di fronte a un chiaro fallimento della gestione commissariale in Calabria che non solo non ha ridotto il disavanzo ma lo ha fortemente aggravato come emerge dagli ultimi tavoli interministeriali. Anche la Corte Costituzionale, in una recente sentenza sulla Regione Campania, pone per la prima volta il fondato dubbio che tale istituto è nocivo anche in presenza di coincidenze di responsabilità da parte del Presidente della Regione. È evidente che ancora di più lo è in Calabria con la titolarità in capo a due soggetti”.Il presidente Oliverio ha apprezzato il giudizio della Corte sulla contabilità e economica e lo stato patrimoniale in cui si dice che “La Regione ha mantenuto gli impegni assunti procedendo alla riorganizzazione del settore che scontava una grave carenza di personale.
Un’attività che ha portato a una sensibile variazione dello stato patrimoniale per l’anno 2017, aumentando sensibilmente le informazioni in ordine ai cespiti inventariati”. “Un risultato dovuto ma non scontato – ha detto Oliverio – perseguito con ostinatezza per far diventare normale la nostra regione”.
Oliverio ha poi ringraziato la Corte dei Conti per la sinergia e la collaborazione con cui sta procedendo in ordine alle nuove forme di controllo che consentono all’ente di procedere in maniera più regolare anche sull’emanazione delle Leggi e ha sottolineato l’enorme sforzo nel campo della riduzione della spesa con la recente disposizione legislativa sui costi delle strutture del Consiglio e della Giunta e della trasparenza istituzionale.
“Dal 2002 – ha aggiunto Oliverio – non succedeva che la Regione riuscisse ad approvare tutti i bilanci degli enti sub regionali.
Noi ci siamo riusciti così come rileviamo che la partecipazione della Regione in alcune società partecipate è estremamente proficua come nel caso della Sacal dove si registrano flussi record di visitatori e un aumento sensibile di mobilità e accessibilità. Ma anche con Sorical si stanno ottenendo significativi risultati a beneficio dei nostri territori . Questa Giunta Regionale – ha concluso Oliverio – sta recuperando un ritardo storico accumulato in decenni e si pone all’altezza delle sfide imposte dalle riforme del pubblico. In questa sfida c’è bisogno dell’apporto di tutta la burocrazia ma soprattutto dell’azione e della collaborazione della Corte dei Conti”.