Il presidente Oliverio, subito dopo aver partecipato al convegno “La Protezione Civile a tutela della vita e dell’ambiente” che si è tenuto ieri sera a Savelli, ha visitato il Parco Astronomico “Lilio”, una struttura di eccellenza sorta in questo piccolo comune nel 2016, situato a 1170 metri di quota ai confini della Sila Crotonese, unica nel suo genere per il luogo, le caratteristiche e la varietà della strumentazione disponibile.
Il Parco, intitolato all’Astronomo di Cirò Marina “Luigi Lilio” vissuto nel 1500, è dotato di moderne attrezzature e consente di realizzare ricerche scientifiche, attività didattiche e laboratoriali per docenti, per privati e studenti provenienti da scuole di ogni ordine e grado e divulgazione astronomica di alto livello.
E’ composto da più zone funzionali ed è corredato da un osservatorio astronomico con telescopio RC da 500 mm, planetario meccanico e digitale con 60 posti a sedere, un laboratorio per le scuole dove si realizzano modelli in scala e si simulano alcuni fenomeni astronomici, un radiotelescopio con antenna da 3,5 metri e 3 piazzuole osservative dotate di 5 ingressi per l’energia elettrica e comode sedute a forma di Stella, Luna e Sole. L’area intono al parco è immersa nel verde tra gli alberi del Parco della Sila e la zona panoramica è attrezzata in modo da non stravolgere l’equilibrio naturale in cui è immersa. Il Parco è anche dotato di un ampio parcheggio sia per le automobili che per i bus ed è raggiungibile comodamente tramite una strada asfaltata. L’area è completata anche da una zona picnic con ampi tavoli e barbecue.
Il presidente della Regione, prima di completare la sua visita del Parco, ha seguito con grande interesse la conferenza del prof. Nicola Mari, geologo planetario calabrese sul tema: “Rocce dallo spazio: dalle stelle a casa nostra”. Il prof. Mari, uno dei tanti cervelli in fuga della nostra terra, è un geologo planetario presso l’Università di Glasgow in Scozia dove si occupa di ricerca sui meteoriti provenienti da Marte e sui campioni di rocce lunari. Si è occupato anche di vulcanologia e di rischi geologici in Italia ed è anche un eccellente divulgatore scientifico sempre impegnato e in giro per il mondo.
Oliverio è rimasto fortemente impressionato per la bellezza del luogo e per le caratteristiche della struttura e, dopo essersi congratulato con coloro che gestiscono questa struttura, ha auspicato che il Parco sia fatto conoscere di più attraverso un’operazione di informazione e pubblicizzazione per diventare meta obbligata per le scolaresche di tutta la Calabria.