Quanto scritto nell’editoriale a firma del giornalista Guido Ruotolo pubblicato sul portale Tiscali Notizie e rilanciato dagli organi di stampa locali, è un campanello d’allarme che va preso in seria considerazione e su cui abbiamo tutti il dovere di riflettere e, se possibile, di agire a tutela del prezioso lavoro che sta portando avanti il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri».
È quanto si legge in una nota a firma di Arturo Bova, presidente della Commissione speciale contro la ‘ndrangheta in Calabria, in merito a quanto riferito nell’articolo di Ruotolo su presunti movimenti per “impedire la retata giudiziaria che si sta per abbattere in Calabria” portati avanti da “logge massoniche sfuggite al controllo”.
«Porto avanti da sempre una personale e politica battaglia contro la massoneria deviata, al punto da aver dedicato due sedute della Commissione regionale antimafia sui rapporti mafia, politica deviata e massoneria deviata – ha spiegato Bova -. Come primo atto da presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta, nella prima seduta del 3 febbraio 2016, ho convocato in audizione Amerigo Minnicelli, ex maestro del GOI, per avere delucidazioni in ordine alle pubbliche dichiarazioni rese dallo stesso e relative alle infiltrazioni mafiose nel mondo della massoneria e oggi che, come sostenuto da Ruotolo, logge massoniche potrebbero essersi attivate per contrastare l’attività di un uomo della legalità e dell’antimafia come Nicola Gratteri non posso rimanere in silenzio.
Ho il dovere – ha sottolineato ancora Bova – di schierarmi ancora una volta dalla parte del procuratore Gratteri e di condannare con forza ogni eventuale, e spero solo fantasioso, tentativo di bloccare il lavoro di un’intera Procura che per i risultati prodotti negli ultimi anni dovremmo tutti ringraziare.
Il lavoro della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria non si ferma e continuerà a far luce sulla massoneria, supportando e rilanciando quanto annunciato da Nicola Morra che ha confermato la prosecuzione delle indagini sulle logge deviate già avviata dall’ex presidente Rosy Bindi. Indagini che, per come avrò modo di documentare nel prossimo futuro, hanno preso spunto proprio dall’attività di indagini svolte dalla Commissione anti ‘ndrangheta calabrese che ho l’onore di presiedere».