L’Adoc Regionale Calabria, Associazione dei consumatori della UIL, ha il dovere di denunciare quanto si sta verificando in Enel in ordine alla mancata consegna delle bollette. Disagio che sempre più spesso vede interessati i clienti/consumatori.
Infatti, per una serie di disattenzioni, non viene offerta agli utenti interessati, nei termini e nei modi dovuti e nella scadenza preposta la regolare consegna delle fatture, che diversamente vengono recapitate con “puntuale” ritardo, generando così di fatto un costo consequenziale, che paga il consumatore – utente.
Da qui la nostra denuncia, quale Adoc regionale da sempre impegnata nella difesa dei consumatori in generale e degli iscritti alla UIL calabrese.
La domanda, che vorremmo porre ad Enel e, che al tempo stesso vuole essere anche un messaggio per sensibilizzare la cittadinanza a denunciare quella che riteniamo essere una pericolosa “leggerezza” del gestore elettrico è questa: se le bollette non arrivano, l’Enel potrebbe specularci?
E indebitamente ottenere un guadagno fraudolento a svantaggio dei consumatori? Volendo andare nel dettaglio.
Ci chiediamo: se per le bollette scadute nell’ultima settimana di maggio, ancora ad oggi, gli utenti non si sono visti recapitare le relative fatture, perché attribuire agli stessi ulteriori costi aggiuntivi o eventuali more per ritardati pagamenti, rispetto ai quali non hanno certamente responsabilità?
Purtroppo la società che eroga il servizio di fornitura di energia elettrica aggrava la situazione già di fatto deficitaria, con l’assenza di servizi adeguati per gli utenti. Difatti, in questi giorni molti nostri tesserati e non solo, che in modo scrupoloso e diligente si sono recati nei punti Enel distribuiti sul territorio regionale, si sono trovati in mezzo all’ennesimo scarica barile di responsabilità, tra la società di erogazione della fornitura e Poste Italiane, alla quale verrebbe addebitato il ritardo sulla consegna delle bollette ai cittadini. Nel caos generato tuttavia è indubbio che a pagare il prezzo di questo puntuale e ripetuto disservizio, non possono certamente essere gli utenti, anello debole del sistema, che molto spesso sono già gravati dai rincari, a volte inspiegabili, sulle bollette.
A tutto questo noi, diciamo basta!!
Se la responsabilità, è da attribuire a disservizi dovute a Poste, allora dobbiamo chiederci come sia possibile consentire tutto ciò e, non richiamare Poste Italiane, al rispetto dei tempi di consegna utili!!
E soprattutto come mai Enel tollera tutto questo?
L’Enel proverà rossore? Alla stessa azienda chiediamo di utilizzare maggiore trasparenza. Si potrebbe, per esempio, mettere in campo una campagna di trasparenza e semplificazione rivisitando la stessa struttura del bollettino di pagamento, per facilitarne la lettura e l’individuazione dei campi più significativi quali il consumo, i costi e le scadenze.
Il consumatore deve essere facilitato e, non disorientato, nel rapporto che si instaura tra lo stesso e la società fornitrice alla quale si affida.
Invece contrariamente a ciò, assistiamo a continue inadempienze che generano solo danni agli utenti, condizionandoli di conseguenza a rincorrere le scadenze anziché programmarle tempestivamente, incidendo negativamente anche nell’equilibrio del bilancio familiare o aziendale.
Come associazione dei consumatori della UIL, come ADOC ci porremo quale argine a tutto ciò, rivendicando con forza, divenendo megafono civile
al servizio e sostegno che vorranno rivolgersi presso le nostre sedi. Troppo spesso i cittadini/ consumatori, sono vittime sacrificali di ciniche e strane strategie di mercato esercitate a danno dei cittadini e in modo particolare di coloro che vivono condizioni di disagio economico e sociale.