“La pioggia di condanne al processo Rinascita-Scott rappresenta la reazione ferma delle istituzioni di fronte alle infiltrazioni della ‘Ndrangheta a ogni livello. Questa sentenza dimostra che lo Stato c’è, viene inflitto un colpo durissimo alle cosche e alla loro rete di connivenza. Il processo andrà avanti ma è necessario che ci sia anche una risposta a livello civile, serve una ripartenza di tipo culturale per liberare il vibonese e la Calabria dall’oppressione della criminalità”. Lo dichiara la Sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci.
“Grazie al Procuratore Gratteri, alla magistratura e alle Forze dell’ordine – aggiunge – per il loro lavoro che ha portato a questo primo importante risultato, è un grande messaggio di speranza per i cittadini onesti che hanno subito per anni la presenza pervasiva della criminalità. Questa sentenza rappresenta un punto di partenza non solo per il maxi processo, ma anche per una svolta sul piano culturale, in particolare a beneficio delle nuove generazioni che hanno il diritto di costruire un futuro migliore. È necessario il lavoro sinergico delle istituzioni e della società civile per consentire una presa di coscienza collettiva e – conclude Nesci – appagare il desiderio di rinascita dei calabresi”.
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