La zona economica speciale rappresenta l’elemento più importante per la trasformazione del porto di Gioia Tauro in porto commerciale. Creare una Zes dal punto di vista fiscale ha senso solo se ciò avviene e, quindi, non lasciare l’area portuale solo per il trasbordo.
Lo ha dichiarato il senatore calabrese Nico D’Ascola presidente della Commissione giustizia, in merito all’imminente provvedimento di attuazione delle Zes in Italia.
“Questo provvedimento – ha aggiunto D’Ascola – che dovrebbe riguardare anche altri due porti meridionali: Napoli e Salerno, lo vedo come un fatto importante nella strategia di un rilancio dell’economia del Mezzogiorno. Gioia Tauro si trova proprio nella esatta direzione della tratta marina del Mediterraneo del canale di Suez, in Egitto, che è stato recentemente allargato come dimensione e pescaggio.
Lo scalo calabrese costituisce quindi il porto di destinazione ideale nel Mediterraneo.
Dobbiamo renderci conto – ha dichiarato il senatore – che qui entrano in gioco interessi geopolitici notevoli che entrano in concorrenza con i porti commerciali di influenza tedesca quali: Amburgo e Rotterdam. Occorrerà attrezzarsi dal punto di vista di politiche interne all’Unione Europea per far si che il porto di Gioia Tauro possa avere anche un futuro commerciale. Il provvedimento dovrebbe arrivare alle Camere prima dello scioglimento della legislatura. In altro caso – ha concluso il presidente – il governo resterà nell’esercizio delle sue funzioni e quindi potrà intervenire direttamente con il presidente del Consiglio dei Ministri”.