Va avanti senza soste la campagna di informazione del presidente della Regione Mario Oliverio sul “Progetto strategico per la valorizzazione dei borghi della Calabria ed il potenziamento dell’offerta turistica e culturale”.
L’ultima tappa del viaggio di Oliverio nei comuni calabresi è stata la Sala delle Conferenze dell’Unione dei Comuni di Isca Marina, nel catanzarese, dove si è svolto un incontro coordinato e introdotto da Michele Drosi, Presidente della Fondazione Buozzi Calabria e che ha visto la partecipazione numerosa di sindaci, amministratori locali, organizzazioni sindacali, associazioni, imprenditori e cittadini.
I termini del bando sono stati illustrati dall’arch. Mimmo Schiava, Dirigente Beni Culturali della Regione Calabria. Nel corso del suo intervento il presidente Oliverio ha spiegato che l’ “Operazione Borghi” vuole essere una vera e propria sfida culturale ad una impostazione che, per un lungo periodo di tempo, ha inteso la crescita e la modernità come sinonimo di creazione di nuove volumetrie ed eccessiva cementificazione.
“Questa impostazione, legata al fenomeno dell’emigrazione e dello spopolamento che ha caratterizzato soprattutto le aree interne del Mezzogiorno e della Calabria -ha aggiunto- ha determinato conseguenze negative gravissime nel tessuto economico e sociale della nostra regione. Il nostro obiettivo, ora, è quello di ribaltare questo modo di concepire lo sviluppo, ridefinendo un approccio nuovo con la realtà, attraverso non solo il recupero, ma soprattutto la valorizzazione dei nostri borghi. Per questo abbiamo previsto di finanziare una serie di interventi e servizi che vanno in questa direzione. Contemporaneamente vogliamo incentivare i privati ad investire nel recupero delle unità immobiliari presenti nei borghi per favorire una migliore ricettività turistica. Abbiamo previsto l’erogazione di contributi fino al 50% dell’investimento, del 60% per i giovani e le donne e del 70% nei Comuni delle aree interne comprese nei parchi nazionali e regionali. Intanto, stiamo già lavorando alla predisposizione di un altro bando il cui obiettivo è quello di incentivare la ri-allocazione all’interno dei borghi di attività di artigianato artistico (lavorazione della ceramica, del ferro, dell’oro, del legno, ecc.). Il 20% delle somme complessive, inoltre, potrà essere programmato per il recupero delle tradizioni e delle iniziative culturali finalizzate alla riscoperta delle nostre identità”.
“Con questa operazione che non ha precedenti in Italia e in Calabria e che prevede un investimento di 100 milioni di euro per le operazioni pubbliche e di 14 milioni per i privati con risorse FSC e PAC Calabria 2014/2020 -ha proseguito Oliverio– vogliamo riaccendere i motori dell’economia e dello sviluppo della nostra terra. Per questo chiediamo ai sindaci, agli amministratori locali e alle comunità di affiancarci in questo percorso e di essere i protagonisti di una nuova stagione dello sviluppo che, per quanto ci riguarda, si inserisce nel quadro dalla Legge Urbanistica che abbiamo fortemente voluto e approvato e che prevede “consumo di suolo zero”.
In questo contesto il ruolo dei Comuni, che sono i soggetti attuatori di gran parte delle risorse che abbiamo programmato in questi anni per la sistemazione idrogeologica, la messa in sicurezza sismica degli edifici scolastici, la raccolta differenziata dei rifiuti, la depurazione, la gestione dell’acqua, la pubblica illuminazione e il risparmio energetico, la viabilità rurale, i beni culturali, ecc, è fondamentale. A giorni presenteremo il nuovo bando sull’impiantistica sportiva il cui obiettivo è quello di sostenere piccoli e grandi Comuni soprattutto per la piccola impiantistica, senza tralasciare anche le grandi strutture destinate ai grandi eventi. Il ruolo dei Comuni, quindi, è fondamentale, a prescindere dalle appartenenze e dalle colorazioni politiche. Non c’è un Comune della Calabria, uno solo, che in questi anni sia stato da noi discriminato o messo da parte. Ciò che conta, per noi, è la buona amministrazione, che non significa neutralità o negazione della propria appartenenza. Quando si amministra bisogna essere valutati per il buon governo, per la qualità dell’azione amministrativa e non per la maglietta che si indossa o per la bandiera che si sventola”.
“Quello su cui vogliamo investire –ha concluso Oliverio– è un modello di sviluppo che parte dalla valorizzazione delle nostre risorse, che non è delocalizzabile e che non dipende da nessun altro se non da noi stessi. E’ finita la stagione delle “cattedrali nel deserto” e degli investimenti “a trucco” che hanno prodotto solo grandi illusioni e nuove povertà. E’ una sfida enorme, il cui risultato dipende soltanto da noi. Le condizioni ci sono tutte per costruire un modello di sviluppo sostenibile e per fare di questa operazione una grande leva per vincere la sfida del futuro. E’ una scommessa che dobbiamo assolutamente vincere e che chiede il contributo e la partecipazione attiva di tutti e di ciascuno. Noi non lesineremo sforzi ed impegno per aiutare la Calabria a liberare le sue energie, che sono enormi e che chiedono soltanto di essere aiutate e incentivate”.