Il settore edilizio ha una funzione importante per lo sviluppo sostenibile della Calabria e, nonostante la crisi, rimane un settore importante per la nostra economia, sia a livello nazionale che regionale”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo questa mattina all’iniziativa svoltasi presso il Salone delle Conferenze di Confindustria Cosenza e promossa in collaborazione con Ance Cosenza dal Forum italiano delle costruzioni sul tema “L’edilizia dei prossimi dieci anni”.
“Per troppi anni -ha aggiunto- è stata prestata più attenzione alla quantità che alla qualità degli interventi. Ciò ha prodotto un duplice danno: da una parte una maggiore accentuazione della fragilità degli interventi anche dal punto di vista della staticità e, dall’altra, una svalutazione, una forte perdita di valore del nostro patrimonio immobiliare.
Nelle nostre città si è registrato un aumento incontrollato delle volumetrie che ha determinato una forte perdita di valore degli investimenti. Dobbiamo partire da questa considerazione se vogliamo recuperare il terreno perduto e avviare una vera e propria inversione di tendenza a livello culturale nell’approccio con un settore che rimane, comunque, trainante. Noi, come governo regionale, abbiamo investito oltre 600 milioni di euro per mettere in sicurezza dal punto di vista sismico circa 800 edifici scolastici. Alcuni sono già completati, altri sono in via di realizzazione, altri ancora sono in via di progettazione e messa a gara. I soggetti attuatori sono i Comuni o le Province per la parte di edilizia scolastica che rientra nelle loro competenze. E’ stata un’operazione importante che deve essere portata a compimento, ma non è ancora sufficiente. Occorre intervenire, infatti, anche e soprattutto sul versante dell’edilizia privata. Per agevolare questo processo abbiamo approvato una legge Urbanistica che ha come obiettivo “consumo di suolo zero”. Abbiamo detto “basta con le volumetrie”.
Questo non vuol dire bloccare lo sviluppo, ma spostare l’asse degli investimenti in direzione del recupero e della rigenerazione urbana, rivitalizzando un patrimonio finora abbandonato.
Per questo motivo abbiamo investito circa 136 milioni di euro per la valorizzazione e la riqualificazione dei nostri borghi, destinando 100 milioni all’edilizia pubblica e 36 alla parte privata, alle imprese che recuperano le unità abitative per un riuso turistico, commerciale e artigianale.
ommetteremmo un errore clamoroso, per esempio, se utilizzassimo i 90 milioni ottenuti su proposta della Regione e destinati alla rivitalizzazione e al recupero del centro storico di Cosenza pensando solo a qualche intervento di edilizia pubblica, trascurando completamente il recupero del patrimonio privato anche dal punto di vista della sicurezza e della stabilità sismica degli edifici e non riportando all’interno dello stesso centro storico attività commerciali e funzioni di rappresentanza importanti. Un’operazione di recupero e riqualificazione non può non essere accompagnata da un’operazione di riuso e valorizzazione del patrimonio esistente. A tal proposito ieri ho proposto, durante una riunione che si è svolta a Roma, presso il Mibact, lo spostamento del dipartimento umanistico dell’Unical nel centro storico di Cosenza”.
“Il vostro lavoro -ha sottolineato Oliverio– ha una funzione determinante nella messa in campo di un’idea di sviluppo sostenibile. e nel recupero di una funzione storica e trainante che questo settore ha sempre svolto e che deve continuare a svolgere. Parlare di nuove tecnologie e di investimenti da effettuare attraverso un nuovo approccio sostenibile e rispettoso del territorio significa tutto questo. La ricerca e, quindi, la filiera e la sinergia tra le professioni sono fondamentali per determinare un rapporto più corretto e rispettoso dell’ambiente e del territorio”.