La cabine fototessera diventano un rifugio per le donne vittime di violenza.
Entro il 30 giugno verranno distribuite in tutta Italia, da Milano a Palermo, passando anche per Catanzaro, le “Pink Box”, le “scatole rosa” con cui sarà possibile connettersi direttamente con il 1522, il numero nazionale antiviolenza e stalking istituito dalla presidenza del consiglio dei ministri.
L’idea, realizzata grazie all’incontro tra l’associazione Differenza Donna e Dedem, azienda che gestisce in Italia circa quattromila macchine di fototessera, è nata dopo la morte di Giulia Cecchettin, per aiutare tutte le donne in difficoltà che non hanno la possibilità o libertà di utilizzare il proprio telefono. «Contattare il 1522 vuol dire – spiega la presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli – avere la disponibilità, in totale anonimato e riservatezza, di confrontarsi con esperte che ascoltano e restituiscono alla donna la realtà che sta vivendo facendola uscire da una sottovalutazione che è spesso meccanismo tanto difensivo quanto pericoloso».
Le cabine per le fototessere si trasformano così in vere e proprie postazioni di aiuto: un servizio multilingua, gratuito e attivo 24 ore su 24.