Restano ancora due settimane per presentare domanda di partecipazione al “Premio Fedeltà al lavoro e al progresso economico” promosso dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Un appuntamento molto atteso che l’ente camerale quest’anno ha fortemente voluto riproporre per celebrare il valore delle imprese, spina dorsale del sistema produttivo.

Attraverso il conferimento del premio, l’ente camerale intende dare pubblico riconoscimento di stima e gratitudine a quanti, attraverso il lavoro e la concretizzazione della propria operosità, hanno contribuito e contribuiscono al progresso civile ed economico dei territori di riferimento. Nello specifico, l’assegnazione dei riconoscimenti è articolata in più sezioni rivolte a diverse categorie produttive ed ai lavoratori delle imprese che hanno prestato lunga attività, ma anche quelle dedicate agli esportatori, alle imprese più longeve e alle imprese più giovani ed innovative.

Un ampio ventaglio di premi per mettere in luce l’impegno, la dedizione, la lungimiranza e la determinazione delle imprese che operano nelle tre province di competenza dell’ente camerale e il contributo quotidianamente fornito alla crescita e allo sviluppo del tessuto economico e sociale. È possibile presentare domanda entro il 30 novembre. Tutta la documentazione è visionabile sul sito istituzionale della Camera di Commercio (www.czkrvv.camcom.it), nella sezione news della home page.

«Il premio Fedeltà al lavoro e al progresso economico è un evento inserito nel contesto degli interventi di promozione, incentivazione e sostegno delle attività economiche, misure che la Camera di Commercio sta implementando e rafforzando in un quadro di complessivo sostegno e accompagnamento alle imprese» è quanto ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo. «Un appuntamento davvero molto atteso e attraverso il quale intendiamo riconoscere pubblicamente alle nostre imprese il loro valore, misurandolo non solo in termini produttivi ma soprattutto per le positive ricadute che generano sul territorio e non solo sotto il profilo occupazionale. Le nostre imprese – ha aggiunto – rappresentano infatti un collante sociale, in molti casi custodiscono l’identità dei territori ma con una vision già proiettata al futuro e in continuo cambiamento».

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