Così come ribadito anche del delegato del presidente della Regione Jole Santelli per l’emergenza Covid-19 Antonio Belcastro, nei vari incontri operativi con le organizzazioni sindacali dei Medici di Medicina Generale, anche l’assessore all’istruzione Sandra Savaglio sostiene l’importanza di sensibilizzare il personale docente e ATA ad effettuare i test sierologici.
Pur ribadendo la non obbligatorietà per medici di base e docenti, ci si auspica una massiccia adesione ad un’iniziativa che è propedeutica al riavvio dell’anno scolastico in sicurezza.
“Mi affido al senso di responsabilità della classe docente – dichiara Savaglio – per dare l’esempio nell’educazione alla salute e al rispetto di sé e degli altri. Andiamo a fare i test, facciamolo nella serenità di una comunità che vuole lavorare al e pensando al benessere di tutti”.
In caso di mancata adesione del Medico di Medicina Generale, il test sarà effettuato a cura per personale sanitario dell’ASP. Il medico dovrà preoccuparsi di comunicare gli elenchi dei loro assistiti ai rispettivi poliambulatori Distrettuali, segnalando docenti, dirigenti e ATA.
“Saranno poi i sanitari dell’ASP a convocare il personale della scuola che sceglierà, e auspico saranno tutti o la maggioranza – ribadisce l’assessore regionale all’istruzione – se effettuare il test”.
I medici di base restano dunque coinvolti perché, vista la sensibilità dei dati relativi ai propri assistiti, dovranno essere coloro i quali comunicheranno gli esiti dei test. Niente responsabilità dunque per i dirigenti, niente obbligo del medico scolastico.
“C’è un appello che rivolgo a tutto il personale del mondo della scuola al senso civico e alla responsabilità, ai doveri più che agli obblighi e a comunque considerare che dobbiamo pensare al benessere degli ultimi della catena: gli studenti. Dimostriamo di essere una Regione matura, io ci conto”.