La Fp Cgil Calabria e la Uil Fpl Calabria, in vista dello sciopero generale del 29 Novembre proclamato da Cgil e Uil, saranno presenti, giorno 27 novembre davanti ai presidi ospedalieri della Calabria per informare capillarmente, dopo le assemblee, tutte le lavoratrici e i lavoratori e la cittadinanza delle ragioni dello sciopero.

La Calabria soffre più di tante altre regioni delle condizioni di disagio e difficoltà che i bassi salari uniti a condizioni di lavoro critiche, ad un alto tasso di disoccupazione e di spopolamento determinano in una fase di arretratezza e dequalificazione dei servizi che non è più tollerabile.

Per avere uno sviluppo sostenibile e reale c’è bisogno di politiche completamente diverse da quelle che il governo con la legge di bilancio intende proseguire.

Nessun investimento in spesa pubblica, anzi si prevedono sette anni di austerità e di tagli che porteranno la nostra regione ancora più indietro; il blocco del turn over, i tagli agli enti locali che nella nostra regione sono già in sofferenza per via di condizioni di bilancio tra il predissesto e il dissesto, il contenimento dei salari ( i più bassi d’Europa), un  rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici che intende compensare la perdita del potere d’acquisto dovuta all’inflazione solo per un terzo renderanno i servizi pubblici sempre più deboli, tanto da non poter dare risposte in quantità e in  qualità ai cittadini riguardo l’esigibilità dei diritti fondamentali a partire dalla Sanità.

Alle politiche di definanziamento del Fondo sanitario nazionale programmate dal Governo che aumenta le risorse in modo molto meno che proporzionale al lievitare della spesa, quindi di fatto definanziando il sistema, in Calabria si somma la scarsa considerazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Servizio Sanitario da parte della Regione che, pur essendo assegnataria di risorse finanziarie negli anni precedenti, non ha dato e non da risposte giuste in tempi certi al personale sanitario, né in termini di salario, né in termini di assunzioni, né riguardo le condizioni di lavoro.

Le scelte di depotenziare e definanziare i servizi pubblici tradiscono la volontà politica di andare verso un modello privatistico che per CGIL e UIL è da combattere perché non garantisce l’eguaglianza di accesso ad essi, come invece insegna la Costituzione.

È quindi necessario cambiare, a cominciare dalla manovra di bilancio, per aumentare le retribuzioni, rinnovando i salari con cifre dignitose che restituiscano in valore il potere d’acquisto, anche detassando gli aumenti, garantire il rafforzamento del sistema pubblico con un piano straordinario di assunzioni nei servizi pubblici per assicurare ai cittadini la certezza di poter usufruire di servizi di qualità su tutto il territorio nazionale, abbattendo le diseguaglianze.

Le risorse ci sono e vanno investite nella giusta direzione.

Se vogliamo che la Calabria non resti ultima in tutte le classifiche, è necessario investire sul lavoro a partire dai servizi pubblici che sono l’asse portante di uno Stato, rappresentano, soprattutto nelle aree più povere, quel salario sociale di cui i più deboli hanno bisogno e sono retti da lavoratrici e lavoratori a cui bisogna ridare dignità.

Anche per queste ragioni è importante aderire allo sciopero generale del 29 novembre e partecipare alla manifestazione regionale che si terrà a Cosenza.

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