Nella missiva con cui il Gabinetto del Ministero della Funzione Pubblica chiede “di fornire con la massima urgenza, tutti gli elementi necessari” sulla nomina ad interim del segretario/direttore del Consiglio Regionale non è contenuta alcuna ‘messa in mora’ e men che meno nessuna ‘censura’. Semplicemente, c’è una richiesta di informazioni e di documentazione, sulla base dell’interrogazione che l’on. Melicchio e l’on. Nesci hanno indirizzato alla ministra Fabiana Dadone che i due deputati definiscono giustamente ‘nostra’ appartenendo essa al loro stesso Movimento”. E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini che aggiunge:
“Ho sempre sostenuto che l’iniziativa parlamentare, sia pure strumentale, è sempre legittima. Ho anche detto che un’eventuale ispezione ministeriale – che per la verità non mi pare sia stata disposta – ci avrebbe trovati pronti non solo ad una doverosa collaborazione con gli organi governativi, ma soprattutto ad una profonda operazione di verità su quanto avvenuto negli ultimi anni nel sistema burocratico del Consiglio Regionale. Nella documentazione che invieremo al Ministero e alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria si potranno verificare – aggiunge Tallini-le precise responsabilità di chi, per lungo tempo, ha omesso di bandire le selezioni pubbliche per la copertura dei ruoli di segretario generale e direttore generale dell’Ente e degli incarichi di settore dati ad interim e mantenuti per oltre cinque anni senza che nessuno si indignasse. Senza contare le due macro strutture anch’esse rette ad interim per diversi anni dal direttore generale che ha preceduto la d/ssa Lauria e assegnate senza alcun avviso pubblico”.
“Ribadisco la legittimità e la necessità della nomina ad interim dell’avv. Maria Stefania Lauria, nonché la volontà di questo Ufficio di Presidenza di portare avanti – sottolinea il presidente Tallini-, un’azione di profonda trasformazione dell’apparato burocratico del Consiglio Regionale, fino ad oggi piegato a logiche verticistiche e padronali che hanno impedito per anni ogni ricambio e ogni occasione di crescita per i professionisti dell’Ente. Nel quadro di questa azione, saranno varati i bandi per la copertura dei ruoli apicali che saranno aperti, per la prima volta, a professionalità e competenze esterne, in modo da alzare l’asticella della qualità amministrativa e garantire la più ampia partecipazione”.