Sinergia e integrazione. Questa è la ricetta per rivoluzionare il sistema trasporti e infrastrutture della Calabria e dare nuova linfa e impulso al turismo, vera miniera d’oro della Regione.
L’imperativo però è d’obbligo: passare dalle parole ai fatti. L’annuncio di nuove risorse e investimenti per il porto di Lamezia è una buona notizia purchè si traduca in azioni concrete nel breve periodo, altrimenti resteranno soltanto promesse da campagna elettorale. E il piano di sviluppo non può certo fermarsi a quello. È fondamentale avere una visione integrata dell’intero sistema: dal porto all’aeroporto a rendere sempre più agevoli i collegamenti, creando un’unica filiera, tra l’area Tropea, Capo Vaticano e le isole Eolie. Questo è il modo per uscire dalla marginalità, una rete che deve arrivare alla costa Ionica con la nuova strada statale 106 fino a Crotone e Roccella Ionica e il rinforzo della linea su ferro così da collegare i porti di Crotone, Catanzaro Lido e Roccella Ionica. Solo così la Calabria può finalmente venir fuori dallo stereotipo di periferia del nostro Paese. Mettere da parte gli interessi politici personali e avere una visione d’insieme che possa favorire la collaborazione strategica con altre località di attrazione turistica. Questo è l’obiettivo: raggiungiamolo”.
È quanto si legge in una nota del presidente dell’associazione Italia Mediterraneo Lorenzo Speziali.