Emilia Zinzi rappresenta una delle figure di rilievo della scena culturale calabrese del secondo Novecento, una “sentinella della memoria” nella storia del patrimonio artistico e architettonico italiano.
Valorizzare la figura di Emilia Zinzi e il suo ruolo nella ricostruzione della storia dell’arte, con il suo operato all’interno delle Istituzioni, con le sue battaglie per la consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale calabrese, con l’ampiezza dei suoi studi messi a disposizione della comunità scientifica: questo l’obiettivo del progetto “Emilia Zinzi (1921-2004).
Storia dell’arte, tutela e valorizzazione dei beni culturali in Calabria“, promosso dall’Associazione Culturale “Emilia Zinzi”, curato da Maria Saveria Ruga e Giovanna Capitelli.
Il progetto avrà il suo momento culminante a Catanzaro, il 25 e il 26 marzo, con le Giornate Internazionali di Studio dedicate alla nota studiosa che coinvolgeranno location prestigiose come il Complesso Monumentale del San Giovanni e il Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia.
La mission è quella di catalogare e digitalizzare l’Archivio Fotografico del Fondo “Emilia Zinzi” – una raccolta di libri, documenti e fotografie recentemente donata dalla famiglia della studiosa alla Biblioteca di Area Umanistica “F.E. Fagiani” dell’Università della Calabria.
L’Archivio rappresenta una risorsa importantissima per la storia della documentazione del patrimonio calabrese ed è l’unico in Calabria già inserito nel Censimento degli Archivi Fotografici italiani promosso dall’Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione del MIBAC.
Il progetto è finanziato dalla Regione Calabria (Fondi PAC 2014-2020 della Regione Calabria, Azione 3, Tipologia 3.2), all’interno di un protocollo d’intesa siglato dall’Università della Calabria, con la consulenza del Dipartimento di Studi Umanistici, della Bau-Biblioteca di Area Umanistica e della Fototeca Zeri dell’Università di Bologna.
Legate al Convegno di studi, ci saranno altre due significative iniziative.