La vera transizione – ha commentato Aldo Ferrara – non potrà esserci se non si investirà sui contenuti intellettuali della futura forza lavoro nella direzione che l’economia del futuro richiede, ossia competenze tecniche, tecnologiche, digitali, insomma le c.d. competenze 4.0. Oggi è necessaria un’innovazione dell’offerta formativa del sistema educativo del Paese a partire dalle scuole secondarie di primo grado, orientando i ragazzi, cercando di incoraggiarli verso le materie scientifiche, ripristinando il monte ore dell’alternanza scuola-lavoro definendole in una filiera che si conclude con un contratto di apprendistato. Queste politiche dell’Education devono necessariamente integrarsi con quelle industriali.
Tra gli organizzatori del convegno il vicepresidente di Confindustria Natale Mazzuca che ha ribadito come ci sia “bisogno di una nuova fase di politica industriale per l’Economia del Mare, che sia capace di definire azioni efficaci, intervenendo contemporaneamente sia lato domanda sia lato offerta. Occorre promuovere una vera e propria riconversione industriale basata sulla transizione energetica della produzione (decarbonizzazione dei processi industriali) e sulla transizione digitale dei processi produttivi e organizzativi della cantieristica e della navalmeccanica. Questi processi dovranno essere strettamente legati a specifici programmi di ricerca, sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico di nuovi cicli industriali e nuovi prodotti”.
Presenti all’importante assise anche il presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, il Presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli, la Responsabile Affari Istituzionali di Enel Rossella Sirianni, il Presidente della Sezione Sanità di Unindustria Calabria, Alfredo Citrigno, la Responsabile Borghi ed Aree minori della Commissione Cultura di Confindustria, Pina Amarelli, il Direttore di Confindustria Cosenza, Rosario Branda.