Dal tavolo di lavoro regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza sulle donne che si è riunito nella sede della Cittadella regionale, alla presenza dell’assessore regionale al lavoro e welfare, Angela Robbe, arriva preoccupazione e sdegno per l’escalation di atti di violenza perpetrati sulle donne in tutta Italia e anche nella nostra regione.
Dopo il terribile episodio di ieri, consumato ai danni di Maria Antonietta Rositani, la donna di Reggio Calabria che versa in gravi condizioni in ospedale perché l’ex marito ha tentato di darle fuoco, dopo essere evaso dai domiciliari da Napoli, oggi viene alla luce una drammatica storia di violenze ripetute da vent’anni su una donna, stuprata e costretta ad abortire, nella Piana di Gioia Tauro.
Un vero e proprio bollettino di guerra che dimostra come manchino ancora efficaci strategie contro la violenza di genere, e soprattutto l’importanza di pratiche condivise per la sensibilizzazione e la diffusione della cultura dell’uguaglianza di genere.“Alla presidente della Commissione regionale per le pari opportunità Cinzia Nava che richiede con forza l’intervento delle istituzioni tutte, affinché si apprendano in tempo i segnali di allarme – afferma l’assessore Robbe – rispondiamo che l’unica strada per una diminuzione dei casi di violenza, che continuano ad essere troppi e trasversalmente diffusi, non può che essere un reale impegno all’attuazione di politiche rivolte alla prevenzione attraverso l’educazione culturale al rispetto della parità di genere.
Quella che insegna che la donna non è un oggetto da possedere ma una persona, con diritti e doveri esattamente come un uomo: un’uguaglianza che non sia soltanto legislativa ma reale.
I presidi e le agenzie formative, come la scuola, che spesso si trovano a sopperire anche vuoti educativi all’interno delle famiglie in difficoltà, hanno un ruolo fondamentale in questo processo. Questo non deresponsabilizza le istituzioni, chiamate ad incidere concretamente, sia che si parli di pene certe e durature, sia che si lavori al reinserimento e al sostegno delle donne vittime assieme ai loro figli dell’ombra scura di un amore malato”.E di programmazione di interventi in materia di contrasto e prevenzione alla violenza sulle donne si è discusso in maniera articolata al tavolo di lavoro per la prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne, alla presenza delle rappresentanti del Coordinamento antiviolenza donne insieme Calabria. Partecipano al coordinamento, i Centri antiviolenza, i Centri di accoglienza, le Case rifugio e Case delle donne con sede nella Regione Calabria che operano all’interno dell’ottica della differenza di genere e del contrasto alla violenza alle donne nel rispetto ed alla luce delle disposizioni contenute nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. L’obiettivo è quello di offrire a ogni donna accolta l’opportunità di intraprendere un percorso di autonomia, consapevolezza e tutela dei suoi diritti.
Lo scopo del Coordinamento è quello di creare una rete regionale di sostegno e assistenza materiale e morale alle donne vittime di maltrattamenti e violenza fisica, psicologica, economica e sessuale, in ambito familiare o extra-familiare.